di / por Stefano Armellini
   
Nel pieno rispetto della legge di Murphy, tutto quello che poteva andare storto al River, nel Superclasico, è andato storto.
Probabilmente è un record che entrambi gli esterni di fascia sinistra escano nel primo quarto d’ora per rottura del legamento crociato (rimediata, tra l’altro, in azioni apparentemente banali, appoggiando male la gamba dopo un contrasto aereo). E nemmeno è frequente che entrambi i due sostituti, nella fattispecie Gonzalez Pirez e Rojas, siano improvvisati nel ruolo, il chè naturalmemte ha significato cedere la fascia sinistra al Boca. Per non farsi mancare niente, Gonzalez Pirez ha anche regalato un rigore per un fallo assolutamente inutile, dando respiro ad un Boca agonizzante. E per finire, l’assurdità di un gol in contropiede subìto in zona Cesarini perchè Almeyda aveva tolto l’unico giocatore in grado di tenere sù la squadra da solo, Leo Mora, e tutto per dare la soddisfazione ad uno statuario David Trezeguet di terminare la partita.
Questa finisce per essere la cronaca triste di un Superclasico che fino al minuto 75 era invece festoso, dominato e tenuto saldamente in mano da un River che, pur senza miracol mostrare, stava vincendo per due a zero ed era in tranquillo controllo del match contro un Boca semplicemente inesistente.
E pensare che inizialmente le cose si erano messe bene. Subito al 1° minuto, una punizione di Leo Ponzio dalla sinistra rimbalzava in area e velenosamente entrava in porta. Era il primo gol “gallina” ma a fare la figura da pollo è stato il portiere xeneize Orion.
Dopo il gol il River controllava la gara grazie soprattutto a tre giocatori, che si elevavano sugli altri: a centrocampo Leo Ponzio era l’anima della squadra con una regia lucida ed elegante; sulla fascia destra Carlos Sanchez rappresentava un pericolo costante con le sue percussioni che compensavano il forzato silenzio dell’altra sponda; in attacco il funambolico Rodrigo Mora distillava alcune giocate di tecnica sopraffina esaltando il Monumental che più volte lo omaggiava con l’ormai classico coro: “u-ru-gu-a-yo”, divenuto quasi un mantra per la frequenza con cui viene ripetuto.
Dopo che Orion per due volte aveva negato il raddoppio alla Pulga uruguagia, al 70° la superiorità della Banda si concretizzava con l’azione più bella della partita: Trezeguet serviva in orizzontale Sanchez il quale, in mezzo a due difensori xeneizes, trovava un taglio ardito e geniale su cui dalla sinistra si avventava come un falco Mora che, dopo avere dribblato il portiere in uscita con una classica “gambeta”, depositava in gol.
Sembrava finita.
Il Boca, che fino a quel momento aveva giocato in coerenza con quella che è la sua storia, cioè con garra ma con pochissimo football, era annichilito. I tifosi invocavano Riquelme per contestare Falcioni.
C’erano solo due incognite che potevano togliere al River un meritato successo: Gonzalez Perez e Almeyda.
Al 76° l’improvvisato terzino sinistro commetteva in area il più inutile dei falli spianando la strada al gol su rigore di Silva.
Mancavano 15 alla fine, ma ancora il Boca non reagiva.
Per innescare il pareggio ci voleva Almeyda, presentatosi in campo con una orrenda camicia a scacchi a maniche arrotolate come se fosse a una festa paesana invece che al Superclasico.
Ma non è solo una questione di stile.
E’ che con una decisione difficilmente comprensibile decideva di togliere il migliore in campo, Leo Mora, che da solo metteva pressione alla difesa xeneize, per lasciare in campo un Trezeguet che non solo non era in grado di rendersi pericoloso, ma nemmeno di tenere sù la squadra. E così al 46° da un suo goffo tiro ribattuto addirittura da un difensore, nasceva un contropiede che rivelava in chiaro tutti i limiti difensivi di questo River. Paredes superava la metacampo incontrastato, aveva tutto il tempo di pensare cosa fare, finchè decideva di servire Costa sulla destra. Costa era a sua volta indisturbato e la metteva al centro dove Silva saltava più alto di Pezzella e la spizzicava per un sin lì inguardabile Erviti che al centro dell’area anticipava Bottinelli sorprendendo sul palo basso un Barovero a mezza via.
Il pareggio veniva festeggiato solo dalla squadra più debole, il Boca, e dai suoi 5000 tifosi che, dopo aver presentato il loro biglietto da visita danneggiando le macchine in sosta lungo l’avenida Figueroa Alcorta, per tutta la partita erano stati annichiliti dalla grande festa che il Monumental aveva predisposto con splendida coreografia biancorossa a base di palloncini e papelitos, e dall’allegria che questa aveva generato.
Almeno sulle tribune, ha vinto il River.
Ma questa tifoseria meriterebbe qualche cosa di più.
L’esito del Superclasico non cambia la situazione dei due allenatori. Due dead men walking invisi alle rispettive tifoserie, che devono fare i conti con i fantasmi del passato, che per Almeyda si concentrano nell’eterno idolo Ramon, mentre per Falcioni assumono di volta in volta la fisionomia di Carlos Bianchi, Riquelme e Martin Palermo.
s/a

RIVER PLATE 2 BOCA JUNIORS 2

RIVER PLATE 2 BOCA JUNIORS 2 - La Página Millonaria

(por/di Stefano Armellini)Dopo i quattro all’Arsenal di Sarandì, altri cinque gol illuminano il cammino del River in un Torneo Inicial che finora era stato ricco soltanto di delusioni e polemiche. Questa goleada fa anche da degna quanto imprevista cornice all’evento andato in scena oggi, quando quasi 100.000 tifosi della Banda hanno portato dal vecchio stadio del River in Tagle y Figueroa Alcorta al Monumental la bandiera più lunga del mondo, 7.000 di metri di stoffa per raccontare dell’amore folle che lega la gente del Millo a quella Banda rossa che attraversa il cuore.
Con cinque gol ad una squadra che pure ancora lo precede in classifica, il River ha interrotto anche la maledizione del Monumental: una serie di dieci partite senza vittoria in Primera che era cominciata proprio con una vittoria dei mendocini nel Clausura 2011.Quindi l’incantesimo è stato spezzato more geometrico,come direbbe il filosofo Spinoza (che pure non risulta si sia mai occupato del River, e forse è per questo che a volte i suoi libri risultano indigesti).
Avendo convocato solo quattro difensori di numero, per di più tutti centrali, Almeyda rischiava molto in questo settore ma la forma dei giocatori d’attacco (che nel River devono essere tutti i non difensori) è stata anche ieri tale da ricordare i fasti di un glorioso passato e da mascherare le carenze in fase di copertura.
Come sempre in queste occasioni, anche la Dea bendata ha recitato un ruolo importante. Chiaro che se dopo 4 minuti dal fischio d’inizio la prima incursione del Tomba avesse violato la porta di Barovero la storia avrebbe potuto avere uno svolgimento molto diverso. Invece il tiro calibrato di Obolo ha fatto vibrare la traversa e dopo pochi minuti il Millo è passato in vantaggio con Aguirre che si è inserito di giustezza anticipando il portiere su un cross basso di Rodrigo Mora.
Due minuti e la Banda ha raddoppiato con una punizione telecomandata di Leonardo Ponzio, al suo secondo gol consecutivo.
Ma la partita si è chiusa solo con il gol di Carlitos Sanchez, che ha sfruttato un passaggio da urlo di Rogelio Funes Mori e, incrociando dalla destra, tagliato a fette la difesa mendocina vanificando l’uscita di Ibanez con un preciso diagonale.
Non erano ancora terminati i festeggiamenti per il gol di Sanchez che è arrivato quello del migliore in campo, ancora una volta Rodrigo Mora, omaggiato alla fine dal pubblico con il grido u-ru-gu-a-y-o, anche se paradossalmente gli è toccato segnare un gol banale favorito da un errore sesquipedale di Ibanez che dopo essere andato in comoda uscita alta non ha trovato di meglio che far rimbalzare la sfera sui piedi dell’incontenibile attaccante con la Banda rossa (che ovviamente non è stato a guardare).
Il quinto gol porta ancora la firma di Carlito Sanchez ,che da fuori area e con il contagiri ha tolto le ragnatele dall’incrocio.
Golazo e vera e propria apoteosi, cui l’unico a non avere partecipato è stato David Trezeguet che però potrebbe ancora dire la sua nell’ormai prossimo Superclasico contro un Boca in fase calante.

Video dei gol:http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Inicial-2012/14625-goles-river-vs-godoy-cruz-2012-aguirre-ponzio-mora-sanchez.html

River Plate 5 Godoy Cruz 0

River Plate 5 Godoy Cruz 0 - La Página Millonaria

(por/di Stefano Armellini) Il ‘clasico’ di domenica con l’Academia (scesa in campo con una stilosa maglia a strisce orizzontali come il vecchio, glorioso Racing di Parigi) è arrivato in un momento estremamente complicato per la Banda.
Qualche infortunio e quattro giornate senza vittoria e solo tre punti conquistati su dodici disponibili nelle ultime quattro gare avevano indotto il Pelado Almeyda a cambiare quattro giocatori e lo schema, privilegiando il suo amato e prudente 4-4-2 che peraltro è indigesto alla gente del River da sempre legata ad un’idea di gioco offensivo ed esteticamente piacevole, due caratteristiche che più facilmente si riscontrano con il trequartista dietro le due punte oppure con le tre punte.
Almeyda ha così sfidato la sorte dimenticando che nel 2003 proprio la fedeltà al 4-4-2 aveva determinato il licenziamento dell”Ingeniero” Pellegrini, che pure aveva vinto il Clausura.
Il centrocampo presentava così Ponzio e Aguirre al centro con Sanchez e Rojas sulle fasce. In attacco, invece, abbandonato il tridente per via delle condizioni fisiche che hanno inizialmente relegato Mora in panchina, è toccato a Trezeguet e Funes Mori dividersi le responsabilità della fase realizzativa. Discorso a parte per la difesa, più o meno inventata per l’ennesima volta: esterno di destra è stato schierato Maidana, che è un centrale, finché non si è infortunato e al suo posto è dovuto tornare addirittura Sanchez non essendoci altri difensori in panchina (come contro il Newell’s), mentre a sinistra ha giocato la sua prima partita in Primera il giovane Diego Martinez.
Questi cambiamenti però non hanno dato l’esito sperato e il River ha interrotto con una sconfitta la serie positiva che aveva contro l’Academia al Monumental. Dopo un primo tempo desolante, Almeyda ha provato a vincere la partita con un più offensivo 3-3-1-3, inserendo Mora al posto di un Sanchez impalpabile anche per essere stato dirottato fuori posizione e Lanzini per un altrettanto inconsistente Aguirre. Nemmeno questo è servito, però, perché se l’unico della Banda a far sentire la sua presenza in mezzo al campo è stato Ponzio non stupisce che al Racing siano bastate due occasioni per monetizzarne una, con Cahais lasciato solo al centro dell’area con tutto il tempo per salutare la nonna in tribuna, raccogliere di testa una punizione di Villar e colpire indisturbato.
Nella filosofia del River a cui i tifosi sono fedeli ci sono le famose 3 G: Ganar (vincere), Gustar (giocar bene) e Golear (segnare tanto). Ora, però, sono cinque le gare senza vittoria, l’attacco è anemico, i punti fatti in otto partite sono solo nove e le sconfitte accumulate già tre, quindi l’atmosfera a Nuñez è chiaramente molto tesa. Non per altro le voci secondo cui Almeyda potrebbe essere licenziato si moltiplicano e si è anche visto uno striscione inneggiante all’eterno ritorno di Ramon Diaz, che ha fatto il pari con innumerevoli cori dello stesso tenore.
C’è poi un incubo divenuto ricorrente, che di questi tempi non è il Boca ma il Promedio.
Video: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Inicial-2012/14497-el-gol-de-cahais-fue-un-baldazo-de-agua-fria.html
Sintesi del match: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Inicial-2012/14498-la-sintesis-de-river-vs-racing-2012.html

River Plate 0 Racing 1

River Plate 0 Racing 1 - La Página Millonaria

Non doveva succedere.
Non poteva succedere.
Ma è successo.
Il River ha perso la prima gara per la Promocion, cioè il play out per non retrocedere in Seconda divisione contro il modestissimo Belgrano di Cordoba.
Il promedio, cioè la classifica che, ai fini della retrocessione, tiene conto della media degli ultimi tre campionati, è un meccanismo assolutamente cervellotico che fu inventato al solo scopo di impedire alle grandi di retrocedere, in quanto doveva costituire l’ammortizzatore di una stagione storta sul presupposto che la successiva sarebbe andata meglio.Ma questo River di JJ Lopez non ha saputo bilanciare quel disastroso ultimo campionato con il Cholo Simeone al timone. 
E’ vero che la situazione era già abbastanza compromessa all’inizio della stagione, ma un River normale, che non avesse ripudiato la sua storia, la tradizione di una squadra famosa per il suo divertente calcio d’attacco, non avrebbe avuto problemi a fare i punti necessari in un Clausura dl livello tecico davvero molto modesto. 

Invece questo River timoroso e impacciato ha visto sfumare tante vittorie per il semplice fatto che non le ha nemmeno ricercate, scegliendo deliberatamente di entrare in campo col solo proposito di non perdere, così rispecchiando la fragilità e le insicurezze di JJ Lopez, un allenatore in totale confusione che rischia di passare alla storia come un infernale Caronte che ha traghettato il River nell’inferno della Segunda.
Certo, c’è ancora la gara di ritorno.
Ma quando perdi la prima contro una squadra che fino a quel momento non aveva procurato un solo pericolo perchè regali letteralmente due gol c’è poco da stare allegri.
Il fallo di mano di Roman che ha propiziato la prima segnatura è davvero incredibile, ai limiti dell’incommentabile.
E tutta la difesa (con Arano in testa) ha marcato male sul corner da cuoi è derivato il secondo gol del Belgrano che ha chiuso la partita come una pietra tombale.

Tanto per cambiare la formazione schierata da JJ Lopez è stata un insulto alla logica, con il giovane Cirigliano gettato allo sbaraglio in una partita così importante e l’assurdità di un pur volonteroso Dias schierato a fianco di un inconcludente Lamela dietro l’unica punta Rogelio Funes Mori; con riferimento a quest’ultimo, è vero che non viene rifornito, ma è anche che per la sua inconcludenza Funes Mori ancora una volta ha dato l’impressione di essere lui il vero fantasma della retrocessione di cui tanto si parla. 
Ora la situazione è tesissima, vengono al pettine i nodi di una mala gestio (per usare un eufemismo) cominciata da Aguilar, il vero, primo responsabile, e proseguita da Passarella, i quali hanno giocato sulla pelle del River e dei suoi tifosi. 
Tifosi che ieri sono scesi in strada in 2.5000 per protestare dando luogo a qualche incidente, anche se probabilmente sembra scongiurato il pericolo che la gara di domenica venga giocata a porte chiuse. Che sarebbe un dramma nel dramma, perchè se il River ha una piccola possibilità di salvezza, un miracolo come quello che fu fatto col Botafogo nella Coppa Sudamericana del 2007, questa possibilità, questo miracolo, stanno nel cuore della tifoseria riverplatense più che nelle fragili menti e nei piedi ben poco raffinati di giocatori che solo per caso si sono trovati ad indossare una maglia così pesante e gloriosa . 
<div> La sintesi della gara:http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/10302-sintesis-resumen-belgrano-vs-river-promocion-2011.html</div>
<div></div>
<div> Il gamecast:http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/10297-seguimiento-en-vivo-belgrano-vs-river-promocion.html</div>
<div></div>
<div> Il video dei gol:http://www.riverplate.com/Multimedia/Videos-de-Goles/10304-los-goles-de-belgrano-2-vs-river-0-promocion-2011.html</div>
<div></div>
<div> s/a</div>

Belgrano 2 River Plate 0

Belgrano 2 River Plate 0 - La Página Millonaria

La partita con l’Estudiantes rappresenta la conferma di ciò che è stato il River in questo Clausura, una squadra che ha delle potenzialità notevoli (vedi il giovane Lamela, giocatore destabilizzante conteso dai grandi club europei) ma che, forse perchè schiacciata dalla pressione di un promedio deficitario, gioca troppo spesso per non perdere, quindi fatica maledettamente in fase realizzativa, e non sembra avere nel suo DNA la capacità di chiudere le partite.
Le speranze accese dal gol di Ferrari con un sinistro dalla grande distanza sono state subito smorzate dal pareggio di Sarulyte che ha potuto colpire di testa indisturbato su punizione di Leandro Benitez, con un Carrizo che, volendo usare un eufemismo, si potrebbe definire ancora una volta non irreprensibile in uscita.

Come d’abitudine, la formazione schierata da JJ Lopez si pone in controtendenza con la tradizione di un club che ha fatto del gioco offensivo il suo fiore all’occhiello, il marchio di fabbrica per cui la banda rossa è conosciuta in tutto il mondo, anche se questa squadra, in comune con la grande Maquina del gol degli anni’40, ha solo i colori.

JJ Lopez si affida al suo abituale 3-4-2-1, che però, nella formula numerica, è ingannevole, in quanto più spesso diventa 5-4-1 per l’arretramento dei due esterni Ferrari e Dias sulla linea dei terzini. Poco comprensibile la scelta di schierare come unica punta Caruso, troppo solo sul fronte d’attacco e quindi facilmente neutralizzato dai difensori, anche perchè mal supportato da Lanzini e Lamela. La situazione non migliora quando Lanzini esce per fare spazio a una punta, visto che la scelta cade su Funes Mori che sta attraversando una stagione di drammatica involuzione. L’attaccante migliore – o forse meno peggiore – del lotto è ancora Mariano Pavone, cui però viene concesso solo il minuto finale.
Con questa formazione la manovra d’attacco latita e infatti il gol della banda giunge solo su tiro estemporaneo dalla distanza di Ferrari.
A tal punto il River si è complicato la vita che ora, nonostante la grande fiducia manifestata dal mai troppo rimpianto Hernan Crespo, presente in tribuna al Sur (“se va a salvar”), la sua sorte dipende dall’esito della gara di Bahia Blanca tra Quilmes e Olimpo nell’ultima giornata. Solo una vittoria contro il Lanus metterebbe la Banda al sicuro, mentre in caso di pareggio o sconfitta si dovrebbero fare calcoli piuttosto complicati nell’eventualità, quasi scontata, di vittoria dellOlimpo (http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/10203-escenarios-posibles-ultima-fecha-promocion-river-tigre-olimpo.html).

La sintesi della partita: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/10197-ficha-sintesis-resumen-estudiantes-vs-river-fecha-18.html
Il gamecast: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/10196-seguimiento-vivo-estudiantes-river-clausura-2011.html

Il video dei gol: http://www.riverplate.com/Multimedia/Videos-de-Goles/10199-estudiantes-vs-river-plate-torneo-clausura-2011-fecha-18.html

s/a

Estudiantes 1 River Plate 1

Estudiantes 1 River Plate 1 - La Página Millonaria

In altri tempi il River sarebbe sceso in campo a Bahia Blanca con il piglio della grande squadra che chiede alla piccola di pagare dazio per il solco che la storia ha creato tra i due club.
Ma un conto è la storia del River e un conto è il presente.
E il presente parla di un River che, dopo la sconfitta nel Superclasico e le ultime deludenti partite, ha perso confidenza e autostima e gioca paralizzato dalla paura di perdere, un atteggiamento tipico di chi è costretto dalla contingenze a lottare su ogni pallone con i denti per sopravvivere e non è abituato a farlo.
La formazione ripropone l’ormai classico schema 3-4-1-2, anche se gli esterni Diaz e il loncho Ferrari sono costretti dall’intraprendenza di Galvan e Castillon a giocare sulla stessa linea dei centrali, tra i quali l’unico veramente pimpante appare il giovane Gonzalez Pirez, che sta continuando a sostituire molto bene l’infortunato Maidana.
La timorosa attuazione dei due esterni fa sì che nel 1° tempo il River si trovi sempre in inferiorità numerica a centrocampo e sia quindi costretto a subìre l’iniziativa di un Olimpo che gioca senza timore reverenziale, a ritmo elevato, dimostrando un buon controllo di palla, palla che fa girare senza eccessivi problemi da destra a sinistra con tocchi precisi e veloci.
Nonostante la supremazia dei gialloneri non succede molto nel 1° tempo, fatta eccezione per un palo colto da Rolle su una punizione battuta in posizione quasi da calcio d’angolo, un tiro in realtà floscio trasformato però in occasione da gol dall’ennesimo errore di posizionamento e di intervento di Carrizo. E’ un campionato davvero sciagurato per il portiere di Santa Fè, cui nemmeno la fascia di capitano è sufficiente a conferire la necessaria tranquillità, e decisamente paiono alcune valutazioni favorevoli di cui ha beneficiato per alcune parate molto ordinarie.
E nel 2° tempo solo la traversa ha salvato Carrizo da un gran colpo di testa di Aguirre.
La sterilità del River si spiega considerando che a centrocampo Almeyda e Acevedo sono totalmente incapaci di costruire gioco, mentre in attacco Pavone e Caruso sembrano due corpi estranei alla squadra.
In definitiva, l’unico giocatore con la banda rossa sul petto a brillare è il coco Lamela, che meritoriamente cerca di supplire alla totale mancanza di un’idea di gioco nella squadra partendo in percussione da solo, ma con il limite di non vedere mai un compagno per il passaggio. In questo modo la sua capacità di creare la superiorità numerica viene vanificata perchè se dopo aver saltato tre o quattro avversari cerchi ancora il dribbling anzichè servire il compagno meglio piazzato è matematico che prima o poi ti fermano.
Dopo questa ennesima vittoria mancata – ma stavolta è stato già tanto non incassare quella che sarebbe stata una meritata sconfitta – il River si trova con la classifica del promedio sempre più deficitaria e con la spada di Damocle di dover vincere assolutamente la prossima gara col Colon. Una situazione, quella di dover vincere per forza, che, come abbiamo detto, agli uomini di JJ Lopez piace poco o punto.
La sintesi della partita: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/10077-ficha-sintesis-olimpo-vs-river-bahia-blanca.html
Il video: <a href="/contenidos/2011/05/Multimedia/Videos-de-Goles/10082-video-resumen-olimpo-vs-river-torneo-clausura-2011.html">http://www.riverplate.com/Multimedia/Videos-de-Goles/10082-video-resumen-olimpo-vs-river-torneo-clausura-2011.html</a>
Il gamecast: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/10074-seguimiento-vivo-olimpo-river-clausura-2011.html
s<a href="/contenidos/2011/05/Multimedia/Videos-de-Goles/10082-video-resumen-olimpo-vs-river-torneo-clausura-2011.html">/</a>a

Olimpo River Plate 0-0

Olimpo River Plate 0-0 - La Página Millonaria

Nella giornata che precede il Superclasico e che poteva rilanciare le ambizioni di primato del River, la Banda perde in casa accumulando la terza sconfitta del Clausura.
E curiosamente sono tutte sconfitte arrivare al Monumental, a conferma che il gioco speculativo di JJ Lopez è più efficace in trasferta che tra le mura amiche.
Il River presenta una formazione schierata con il 3-4-1-2 dove le novità sono rappresentate dal peruviano Ballon a centrocampo per l’infortunato Acevedo, dal tucumano Pereyra come laterale di sinistra in luogo di Dias e dal rientro di Rogelio Funes Mori in attacco, per il quale Lopez cambia anche il modulo tornando alle due punte invece del doppio trequartista (che in Argentina chiamano “enganche”, per la sua funzione di fare da ponte tra il centrocampo e il fronte offensivo), con sacrifico quindi di Buonanotte.
L’inizio del River è da grande squadra.
Pereyra spinge molto sulla sinistra, Lamela è in una di quelle giornate in cui ha voglia di spaccare il mondo e così nei primi tre minuti sono ben tre le occasioni da gol che non vengono concretizzate per imprecisione degli attaccanti anche se il vituperato Funes Mori pare più sfortunato che colpevole quando
Col passare del tempo la pressione del River rimane costante ma anche sterile, e tanto sorprendentemente quanto immeritatamente al 36° l’All Boys passa in vantaggio con Gigliotti che si lancia in progressione su un pallone recuperato da Matos, supera troppo facilmente un Roman probabilmente condizionato dall’ammonizione già subìta, e batte Carrizo con un diagonale incrociato, potente e preciso, raffinato ed imparabile.
A quel punto la squadra di Romero fa quello che di solito in trasferta fa il River di JJ Lopez, cioè si chiude dietro cercando di giocare in contropiede.
L’impresa riesce abbastanza facilmente perchè nel 2° tempo i giocatori della Banda appaiono piuttosto flosci, demoralizzati dall’esito inatteso di un 1° tempo chiuso in svantaggio nonostante un dominio assoluto, e ancor più provati per il fatto che Cambiasso, che normalmente non è Zamora, si rivela un baluardo insuperabile ogni volta che Funes Mori e Pavone, peraltro non particolarmente ispirati, giungono a tirare dalle sue parti.
Nel frattempo la squadra di Floresta in contropiede tiene il River sul chi vive con Gigliotti e Rodriguez che sulle fasce scherzano troppo facilmente Pereyra e Ferrari (quest’ultimo fin troppo preoccupato di non prendere un giallo che gli farebbe perdere il Superclasico), e al 47° Juan Pablo Rodriguez in contropiede, con Carrizo che era salito per colpire di testa su calcio d’angolo, piazza addirittura la stoccata dell’incredibile raddoppio.
Un esito non del tutto meritato che comunque allontana il River dalla vetta della classifica e, quel che è più grave, rimette La Banda nella bagarre della classifica del Promedio, quella decisiva per evitare la Segunda.
Un viatico preoccupante in vista del Boca. JJ Lopez rivendica di aver fatto 35 punti in 9 partite sulla panchina della Banda, ma il suo stile di gioco non incontra i gusti esigenti di una “hinchada“ passionale, fedele, ma anche tradizionalmente legata al gioco d’attacco, una “hinchada” che sinora, in una stagione in cui il glorioso River Plate rischia la retrocessione, aveva fatto esercizio di pragmatismo passando sopra ad uno stile non consono per i risultati, ma che ora, in mancanza di questi ultimi, dà segni di nervosismo.
Come sempre sarà il Superclasico a decidere le sorti della stagione dell’allenatore.
La sintesi della partita: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/9861-ficha-de-river-vs-all-boys.html
Il gamecast: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/9859-seguimiento-vivo-river-all-boys-clausura-2011.html
Il video dei gol: http://www.riverplate.com/Multimedia/Videos-de-Goles/9865-goles-river-vs-all-boys-torneo-clausura-2011.html

River Plate 0 All Boys 2

River Plate 0 All Boys 2 - La Página Millonaria

Inopinata sconfitta casalinga del River (la terza della gestione Lopez) contro il Godoy Cruz, in una giornata che – curiosamente – ha visto sconfitta in casa anche l’altra squadra al vertice della classifica, il Velez, per mano del Quilmes.
Jota Jota Lopez ha schierato il River con l’ormai classico 3-4-2-1, con Carrizo in porta, Maidana, Ferrero e Roman in difesa, Ferrari e Diaz esterni, Almeyda e Acevedo a cucire il gioco, e il duo Lamela e Buonanotte dietro all’unica punta Pavone.
La prima mezz’ora trascorre senza troppe emozioni perchè nessun giocatore della Banda appare particolarmente ispirato, con la sola eccezione di Buonanotte le cui iniziative deliziano il palato ma sono destinate a cadere nel vuoto.
E’ quindi quasi inaspettato, e meritato solo per l’impegno, che a fine primo tempo giunge il vantaggio dei Millonarios. La notizia che i “cerveceros” ( i “birrai”) del Quilmes stanno sorprendentemente vincendo a Liniers, in casa del Velez, sprona evidentemente i giocatori della Banda, che portano il River in vantaggio: il merito è tutto del difensore centrale Maidana che con una tenace percussione prima vince un contrasto energico ma non falloso al limite dell’area con Israel Damonte, poi serve sulla destra Acevedo e va a raccogliere di testa il preciso cross di quest’ultimo approfittando anche di una fortuita deviazione dell’uruguagio Sanchez.
A inizio ripresa però il Tomba pareggia subito, sfruttando una bambola della difesa della Banda che lascia arrivare gli attaccanti mendocini al limite dell’area in situazione di tre contro tre: l’azione è propiziata dai due nuovi entrati, Miranda che crossa da sinistra, e Ruben Ramires che, sfruttando un’opposizione troppo blanda di Ferrari, fa da ponte di testa e mette il terzino Garcia in condizione di battere Carrizo sotto misura dopo un ottimo controllo destro-sinistro.
Il River non riesce a produrre un’apprezzabile reazione e, pur senza miracol mostrare, il Tomba trova addirittura il gol della vittoria con una punizione di Mariano Donda (che era subentrato a Sanchez) che passa sopra la barriera e, grazie ad una deviazione fortuita di Lamela, si insacca di giustezza lasciando di stucco un Carrizo non colpevole ma meno reattivo rispetto ai suoi standard di quest’ottima stagione.
Così, mentre a fine primo tempo il River sembrava avere messo la partita in ghiaccio ed era saldamente in testa alla classifica del Clausura, alla fine il Tomba ha espugnato il Monumental con due gol cui hanno partecipato i tre giocatori entrati dalla panchina nel 2° tempo.
Tardivi e inefficaci si sono invece rivelati i cambi di Buonanotte e Ferrero con Caruso e Pereyra.
Il prossimo classico con l’Academia dirà se quello del River è stato solo un incidente di percorso o il segnale di una crisi inaspettata.
Il video dei gol: <a href="/contenidos/2011/04/Multimedia/Videos-de-Goles/9725-river-plate-vs-godoy-cruz-torneo-clausura-2011.html">http://www.riverplate.com/Multimedia/Videos-de-Goles/9725-river-plate-vs-godoy-cruz-torneo-clausura-2011.html</a>
Il gamecast: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/9718-seguimiento-vivo-river-godoy-cruz-clausura-2011.html

La sintesi della partita: <a href="/contenidos/2011/04/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/9720-ficha-sintesis-datos-resumen-river-vs-godoy-cruz.html">http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/9720-ficha-sintesis-datos-resumen-river-vs-godoy-cruz.html</a>

s<a href="/contenidos/2011/04/Multimedia/Videos-de-Goles/9725-river-plate-vs-godoy-cruz-torneo-clausura-2011.html">/</a>a

River Plate 1 Godoy Cruz 2

River Plate 1 Godoy Cruz 2 - La Página Millonaria

Il River vince la terza partita consecutiva e si colloca da solo in testa al Clausura.
La gara col Banfield non è stata però di quelle indimenticabili.
Le occasioni si sono avute col contagocce e il gol è arrivato grazie ad un’azione fulminea del tanque Pavone, che si è liberato del suo marcatore con un dribbling secco finalizzando una verticalizzazione coast to coast con cui il pelado Almeyda aveva spaccato metà la difesa biancoverde con la freschezza di un ventenne.
Nel Monumental è risuonato il coro “Pelaaaaado”, e sempre meno sottovoce si parla di un ritorno di Almeyda in Nazionale, non male per uno che qualche mese fa si era già ritirato per dedicarsi al calcetto amatoriale e alla cura della sua tenuta agricola.
La Banda di JJ Lopez è scesa in campo con il classico 3-4-2-1, dove la differenza l’hanno fatta i due centrali di centrocampo Acevedo e Almeyda (abilissimi tanto in fase di interdizione che di distribuzione), il trequartista (enganche) Lamela e l’attaccante Pavone. Difficilmente decifrabile, invece, la prestazione dell’altro trequartista Buonanotte, che è sceso in campo al posto di Lanzini confermando però di non essersi più ripreso dal drammatico incidente stradale di cui è stato protagonista, a seguito del quale è rimasto attorcigliato in in una spirale negativa al punto che, senza una spiegazione, non riesce più a trovare i colpi che lo avevano reso famoso.

Tra i protagonisti della vittoria c’è anche Juan Cablo Carrizo, giunto alla sua seconda partita di imbattibilità. Il portiere di Santa Fe non è stato chiamato in causa troppo spesso, ma in due occasioni decisive ha negato il gol al centrocampista del Banfield Jonatan Gomez, prima chiudendogli lo specchio della porta su tiro ravvicinato, poi con una parata volante. Carrizo sta vivendo una stagione molto positiva, come dimostra anche la sua convocazione nella Nazionale biancoceleste.
In definitiva, JJ Lopez non è magari un incantatore di serpenti, il gioco del River non è ancora quello spumeggiante e offensivo che è nel DNA della squadra con la banda roja, ma in questo momento l’obiettivo primario è di mettere in cassaforte i punti necessari per raddrizzare la classifica del promedio ed evitare di rimanere invischiati nella lotta per evitare la retrocessione. Pur volando giustamente basso, intanto il River chiude questa giornata guardando tutti dall’alto in basso. Non si dovrebbe dire, ma il Monumental cantava “Vamos River” per il campionato. . .
Il gol di Pavone: http://www.riverplate.com/Multimedia/Videos-de-Goles/9589-gol-de-mariano-pavone-river-vs-banfield-clausura-2011.html

La sintesi della partita: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/9585-ficha-sintesis-river-plate-vs-banfield.html

Il gamecast: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/9583-seguimiento-vivo-river-banfield-clausura-2011.html
s/a

River Plate 1 Banfield 0

River Plate 1 Banfield 0 - La Página Millonaria

A digiuno di vittorie da tre partite, il River deve scontare le assenze di Roman e Pavone. L’ottimo JJ Lopez sceglie di cambiare gli interpreti ma non il modulo, e punta sul collaudato 3-4-2-1 con Carrizo in porta, Maidana, Ferrero e Diaz in difesa, Ferrari e Pereyra esterni, Almeyda e Acevedo in posizione di play maker cattura palloni, con Lanzini e Lamela a girare intorno all’unica punta, il peso leggero Leandro Caruso in sostituzione del tanque Pavone. 
Il 1° tempo si conclude con due tiri in porta e due gol.
Il gioco si svolge a centrocampo, con il River che produce un manejo de pelota elegante, se vogliamo, ma poco produttivo. I quattro centrocampisti sono molto efficaci nel recuperare palloni in pressing, ma quando l’azione si sposta sul fronte d’attacco la luce si spegne perchè la corrente del gioco si interrompe sulle iniziative velleitarie di Lamela e Lanzini che lasciano senza rifornimenti Caruso, costretto ad arretrare e giocare spalle alla porta per vedere qualche pallone. 
Il gol del River giunge quasi inaspettato per merito di Caruso, che approfitta di un rabbioso pressing del tucumano Pereyra sul flaco Schiavi e infila di giustezza l’incolpevole Peratta. 
Subito dopo, però, l’unica disattenzione difensiva di Alexis Ferrero (per il resto perfetto) mette in condizione Sperdutti di incrociare un diagonale velenoso da fuori area che non lascia scampo a Carrizo.
Nel 2° tempo il River sostituisce Lanzini con Buonanotte, ma nella prima metà la musica sembra la stessa piuttosto monocorde del 1° tempo, e il protagonista diventa inaspettatamente Carrizo che deve compiere due difficili interventi per salvare la porta su due ficcanti contropiedi finalizzati da Cristian Diaz e Sperdutti.
Quando il Monumental cominciava a rumoreggiare, all’improvviso, la luce. Verticalizzazione di Buonanotte che taglia la difesa tipo lama nel burro e serve Ferrari, cross immediato del Loncho su cui ancora Caruso si proietta senza lasciare scampo a Peratta.
Dopo il vantaggio il River acquista fiducia, e legittima il vantaggio con un possesso di palla irridente, che procura l’espulsione prima del flaco Schiavi (che ha denunciato tutte le sue trentasette primavere ricorrendo sistematicamente al fallo per la frustrazione di arrivare sempre in ritardo sul pallone), e poi di Bieler, per un fallo tanto plateale quanto inutile su Lamela.
Ed ora il River, pur avendo la spada di Damocle della classifica del promedio, è comunque solo a tre punti dall’Estudiantes e può ancora sognare di vincere questo torneo Clausura.
Il gamecast: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/9410-seguimiento-vivo-river-newells-clausura-2011.html
La sintesi della partita: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/9412-river-vs-newells-ficha-sintesis.html
Il video con i gol di Caruso: http://www.riverplate.com/Multimedia/Videos-de-Goles/9419-goles-de-leandro-caruso-en-river-vs-newells-clausura-2011.html
s/a

River Plate 2 Newell's Old Boys 1

River Plate 2 Newell's Old Boys 1 - La Página Millonaria

Il River esce dal Viaducto di Sarandì con un pareggio che lascia l’amaro in bocca, sia perchè gli uomini di JJ Lopez si sono fatti rimontare il gol di vantaggio, sia perchè questo è solo il secondo punto che la Banda ha conquistato dei nove a disposizione nelle ultime tre partite.
Ma la buona notizia è che il River è a soli tre punti di distacco dalla capolista Racing in quella che si preannuncia come una classifica del Clausura molto equilibrata e dunque molto affollata.
Il River era passato in vantaggio dopo 13 minuti con un colpo di testa di Maidana (un fenomenale colpo di testa in avvitamento con cui il centrale ha riscattato una prestazione troppo imprecisa in fase difensiva) su corner di Lamela.
Ma quasi subito dopo l’Arsenal ha pareggiato con Obolo.
Da allora le due squadre hanno dato l’impressione di accontentarsi cercando di addormentare la partita, che si è trascinata stancamente regalando un pò di emozioni solo nel finale, prima con Carrizo che ha stoppato da par suo un forte tiro di Obolo e subito dopo con l’ultima occasione della Banda, che però il trio Pereyra Lamela Campestrini non ha saputo capitalizzare.
Nel River tutta la difesa è parsa costantemente insicura, fatta eccezione per Carrizo, che non si è fatto mancare nulla, neanche la classica uscita in dribbling sull’avversario, in questo caso Leguizamon, che stava per costare cara, anche se per altro verso questa spregiudicatezza (senza la quale Carrizo non sarebbe Carrizo) denota la fiducia che sente dentro di sè il portiere di Santa Fe, al rientro dopo 56 giorni di stop per l’operazione al ginocchio.
Va spesa una parola per il giocane Chichizola, che in questo inizio di Clausura ha sostituito molto bene Carrizo, mantenendo anche diverse volte la porta inviolata, salvo commettere un errore, decisivo come sono spesso gli errori dei portieri, nella gara col Velez, e che è stato giustamente acclamato dalla tifoseria riverplatense quando si è accomodato in panchina.
A centrocampo il migliore è stato Diaz sulla sinistra, mentre a destra Acevedo ha sofferto, soprattutto in fase difensiva, facendosi trovare poco reattivo e in generale regalando troppi palloni agli avversari.
In attacco Lanzini e Lamela avevano il compito di sostenere Pavone, ma Lanzini è risultato non pervenuto, e le buone giocate individuali di Lamela non sono state sufficienti a garantire quella consistenza che sarebbe stata necessaria per portare a casa i tre punti contro una rivale anche nella classifica del promedio, una classifica che rappresenta la vera preoccupazione e spada di Damocle sulla testa del River.
Il gol del River: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/9348-arsenal-vs-river-gol-jonathan-maidana-clausura-2011.html

Il gamecast: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/9343-seguimiento-vivo-arsenal-river-clausura-2011.html

La sintesi della partita: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/9347-ficha-sintesis-resumen-arsenal-vs-river-clausura-2011.html
  
s/a

Arsenal Sarandì 1 River Plate 1

Arsenal Sarandì 1 River Plate 1 - La Página Millonaria

Il River è sceso in campo al Monumental davanti a 60.000 spettatori entusiasti con tutta l’intenzione di battere il Bicho e di conquistare la testa del Clausura alla quinta giornata, un’impresa su cui dopo il deludente precampionato nessuno avrebbe scommesso.
JJ Lopez ha reso chiaro il suo programma schierando un trio d’attacco ricco di talento come quello formato da Lamela Pavone e Lanzini, ma alla fine il La-Pa-La si è infrantro contro il muro organizzato da Pedrto Troglio a presidio della porta di Navarro.
Anche il debutto al Monumental di Fabian Bordegaray, entrato nella ripresa per uno spento Lamela, non è servito a dare la svolta perchè l’occasione propiziata dall’exSan Lorenzo è stata sventata da un Navarro molto attento.
Sulla sterilità della banda ha indubbiamente pesato l’espulsione, nel 1° tempo, di Ferrari, reo di avere ingenuamente reagito con un “manotazo” ad un fallo da dietro di Miguel Torren. Stessa sorte è toccata a JJ Lopez che era intervenuto per difendere il terzino. Ora entrambi dovranno perdere la partita col Velez.
Alla fine la giornata grigia (capita) è evidenziata dal fatto che i migliori della squadra con la banda rossa sul petto sono stati il glorioso ma anziano Pelado Almeyda e il portiere Chichizola, che ha portato a 419 la sua imbattibilità sventando alcuni tentativi di Oberman, Hernandez, Laba e, soprattutto, del paraguaiano Santiago Salcedo, che avrebbe pagato di suo per far valere la legge dell’ex e invece ha dovuto pagare dazio.
Viste l’inferiorità numerica, la solidità degli avversari, e la giornata non brillante di Lamela e Lanzini, alla fine ha prevalso la ragion pratica e JJ Lopez ha applicato il detto: se non puoi vincere cerca almeno di non perdere.
Anche perchè la prossima partita il river è atteso a Laniers dal un Velez che è una delle squadre più in forma del campionato proprio col Bicho.

Sintesi della partita: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/9211-sintesis-ficha-resumen-river-vs-argentinos.html
Gamecast: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2011/9200-seguimiento-vivo-river-huracan-clasuura-2011.html

s<a href="/contenidos/2011/03/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Apertura-2010/7934-seguimiento-vivo-all-boys-river-apertura-2010.html">/</a>a

River Plate 0 Argentinos Jrs 0

River Plate 0 Argentinos Jrs 0 - La Página Millonaria

Dopo la goleada subìta dai freschi campioni dell’Estudiantes del fenomenale Veron, il River si riscatta e almeno conclude in gloria, vincendo 4-1 in trasferta al Sur, un campionato ricco di alti e bassi.
Un campionato che, dopo un inizio promettente in cui la Banda allora allenata da Cappa era accompagnata da entusiasmo e aspettative (e da qualche ottimo risultato, come la vittoria contro l’Independiente), ha visto una fase centrale molto negativa, con le sconfitte con Quilmes e Gimnasia e All Boys che hanno portato all’esonero dell’allenatore, e poi un finale ancora positivo, sotto la conduzione di JJ Lopez, con il raggiungimento del quarto posto in classifica e 13 punti ottenuti su 18 a disposizione nelle ultime sei partite, con la vittoria nel Superclasico come fiore all’occhiello.
Prima volta che il River vince con più di un gol di scarto nell’Apertura e prima volta che mette a segno quattro gol.
Il primo tempo si è concluso 1-1, River in vantaggio con gol di Lamela con tiro al volo al termine di una buona combinazione con Pereyra e pareggio del Lanus su rigore per fallo di mano di Roman.
Il paraguaiano si è rifatto nella ripresa con un gol di testa al 6°, e successivamente il Tanque Pavone ha messo la sua firma su un risultato dalle proporzioni inaspettate, prima trasformando a sua volta un rigore da lui stesso procurato per essere stato atterrato dopo una serpentina in area e poi divertendosi a far fare la figura del pollo all’ex portiere del Boca Caranta andando a rubargli il pallone che stava calciando con calma troppo olimpica.

Diverse le prestazioni individuali di rilievo: ottimi, in particolare, i due laterali di destra: Maidana in difesa e, davanti a lui, Pereyra che si è fatto notare per un lavoro molto pregevole in quantità e qualità; bene Almeyda a centrocampo e preziosi anche Lamela e Buonanotte nel lavoro di spola tra centrocampo e attacco, dove il Tanque Pavone, hombre del partido, ha fatto reparto da solo, disimpegnandosi altrettanto bene nella difesa del pallone che in fase realizzativa. 
Si spera ora che questo buon finale sia il viatico per un semestre migliore, caratterizzato da una maggiore continuità. Ma bisogna che Passarella risolva prima di tutto il nodo dell’allenatore: nonostante i buoni risultati ottenuti, pare infatti che la conferma di JJ Lopez sia tutt’altro che certa. . .

Gamecast: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Apertura-2010/8348-seguimiento-vivo-lanus-river-apertura-2010.html
Il video dei gol: <a href="/contenidos/2010/12/Multimedia/Videos-de-Goles/8356-river-vs-lanus-fecha-19-torneo-apertura-2010.html">http://www.riverplate.com/Multimedia/Videos-de-Goles/8356-river-vs-lanus-fecha-19-torneo-apertura-2010.html</a>
La sintesi della partita: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Apertura-2010/8351-lanus-vs-river-plate-sintesis-ficha-fecha-19.html
s<a href="/contenidos/2010/12/Multimedia/Videos-de-Goles/8356-river-vs-lanus-fecha-19-torneo-apertura-2010.html">/</a>a

Lanus 1 River Plate 4

Lanus 1 River Plate 4 - La Página Millonaria

In una stagione molto complicata e per certi versi drammatica, con il rischio di retrocessione a incombere come una spada di Damocle sul club di Nunez, il River ha sempre saputo tirare fuori il coniglio dal cappello quando serviva. 
E’ accaduto col Boca nel Superclasico, una partita che può riscattare da sola una stagione tribolata, ed accaduto ieri a Santa Fe, dove il River, con cuore e tecnica, ha completato una rimonta contro il Colon segnando il gol decisivo con Mariano Pavone in quel periodo della partita che ora va di moda chiamare extra time, ma che a noi piace ancora chiamare zona Cesarini (in onore al vecchio idolo della Banda). 
Jota Jota Lopez ha presentato il classico 4-3-2-1, con una difesa non irreprensibile (tranne Roman al centro), un centrocampo che ha tratto beneficio da una buona attuazione di Acevedo e Pereyra sulle fasce (che hanno compensato una giornata opaca di Ballon, nomen omen), e con Ortega e Lamela dietro a Pavone.
Primo tempo così e così. L’arbitro Juan Pablo Pompei nega un rigore evidente per fallo di Pozzo in uscita su Erik Lamela, e poi i locali segnano su azione di calcio d’angolo con un colpo di testa di Moreno y Fabianesi che riprende il pallone che la traversa aveva respinto su un altro colpo di testa.
Ma il River non crolla, e nel secondo tempo, grazie anche all’apporto di un vivace Funes Mori in luogo dello spento Ortega, prima pareggia e poi marca il gol decisivo quando più nessuno se lo aspettava.
Pareggia con il pibe Erik Lamela (a corrente alternata ma devastante nei momenti buoni), abile a finalizzare con un tocco sopraffino un’azione collettiva da manuale (la più bella del match e dell’intera stagione), una verticalizzazione con cui i giocatori della Banda hanno tagliato a fette col laser la difesa del Colon con una serie di veloci triangolazioni di prima.
E allo scadere il Millo trovato il gol vincente. Il giovane Lanzini, entrato per Lamela, difende caparbiamente un pallone proveniente da un rinvio di Carrizo (oggi capitano) e serve all’accorrente Pavone un pallone con sù scritto: da spingere in porta. E El Tacque esegue, fucilando Pozzo dalla breve distanza e mandando in delirio la tifoseria biancorossa.
Ed è giusto che il gol decisivo sia arrivato dal Tanque, un lottatore, uno (dei pochi, forse) che non ha mai lesinato un’oncia di sudore per la causa del Millo!
La vittoria si deve anche a Juan Pablo Carrizo che ancora una volta ha eseguito una parata decisiva, una stoppata su un tiro dalla breve distanza dell’ex Huracan e Cagliari (nonché tifoso del Boca, come un giornò ci confessò) Joaquin Larrivey. Con la sua reattività ed efficacia, Carrizo si fa così perdonare qualche uscita non sempre conforme ai più rigorosi canoni stilistici. 
Ed ora, qualcosa di completamente diverso: i numeri. I numeri dicono che questa è la prima vittoria in rimonta della stagione, la seconda in trasferta dopo l’Huracan e la prima senza Matias Almeyda in campo. Il River è quinto in classifica ma a un solo punto dal terzo gradino del podio (e con un + 8 sugli arcirivali del Boca), e ha quattro alle spalle nella tavola del discenso. Non è il massimo, ma è sempre meglio che un calcio in faccia. . .
Il video dei gol: http://www.riverplate.com/Multimedia/Videos-de-Goles/8254-river-vs-colon-mariano-pavone-erik-lamela-torneo-apertura-2010.html

La sintesi della partita: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Apertura-2010/8251-ficha-sintesis-colon-vs-river-plate-fecha-17.html

Il gamecast:<a href="/contenidos/2010/12/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Apertura-2010/8248-seguimiento-vivo-colon-river-apertura-2010.html">http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Apertura-2010/8248-seguimiento-vivo-colon-river-apertura-2010.html</a>
  
s<a href="/contenidos/2010/12/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Apertura-2010/8248-seguimiento-vivo-colon-river-apertura-2010.html">/</a>a

Colon 1 River Plate 2

Colon 1 River Plate 2 - La Página Millonaria

In assoluto un punto al Nuovo Gasometro contro una rivale storica come il Ciclon non è da disprezzare.
Se però ti chiami River Plate e hai come fiore all’occhiello una gloriosa tradizione di bel calcio d’attacco, allora uno zero a zero ottenuto rinunciando a giocare non è un risultato che ti può soddisfare.
Tuttavia, se questo risultato viene nella settimana in cui hai il morale a mille e la pancia piena perchè hai vinto il Superclasico dopo tre anni di astinenza, e il pareggio serve per puntellare una classifica che, per effetto del meccanismo del promedio, è piuttosto traballante e rischia di mandarti a fine stagione in seconda divisione, allora può capitare che i giocatori in campo tendano ad accontentarsi; senza considerare, però, sia che questo misero punticino non è nemmeno sufficiente per consentire al River di raggiungere il modesto Huracan nella classifica del promedio, sia che lo stesso non rappresenta nemmeno un miglioramento rispetto alla media punti ottenuta negli ultimi due campionati, quella che ha costretto il River a lottare in queste acque agitate cui non è abituato.
La gara in effetti è stata di livello molto basso, diciamo pure alla camomilla, poichè entrambe le squadre hanno pensato più a non farsi male che a cercare di vincere.
Nella sua seconda al timone della Banda, Juan Josè Lopez ha proposto un 4-3-2-1 flessibile con linea dei tre composta da Aceveido, Almeyda e Pereyra, e con il vecchio Ortega e il giovane Lamela dietro all’unica punta Pavone. Ma parlare di tattica è quasi paradossale quando in tutta la partita l’unica occasione da rete è scaturita su azione di calcio d’angolo ed è consistita in un tiro angolato di Ferrero che ha trovato una grande opposizione in tuffo di Pablo MiglioreE questa considerazione ci induce a concludere con l’auspicio che sia. . . migliore . . . la prossima gara con l’Olimpo al Monumental.
Il video della gara: <a href="http://www.youtube.com/watch?v=t7wy7Yf6i-0&amp;feature=player_embedded">http://www.youtube.com/watch?v=t7wy7Yf6i-0&amp;feature=player_embedded</a>

Il Gamecast: <a href="/contenidos/2010/11/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Apertura-2010/8112-seguimiento-vivo-san-lorenzo-river-apertura-2010.html">http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Apertura-2010/8112-seguimiento-vivo-san-lorenzo-river-apertura-2010.html</a>
s<a href="/contenidos/2010/11/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Apertura-2010/8112-seguimiento-vivo-san-lorenzo-river-apertura-2010.html">/</a>a

San Lorenzo 0 River Plate 0

San Lorenzo 0 River Plate 0 - La Página Millonaria

Sitio web dedicado al Club Atlético River Plate con las últimas noticias del equipo, sus jugadores y comando técnico. Entrevistas, fotos, videos y toda la información que el hincha de River quiere conocer.

últimos artículos de