(por/di Stefano Armellini) Il ‘clasico’ di domenica con l’Academia (scesa in campo con una stilosa maglia a strisce orizzontali come il vecchio, glorioso Racing di Parigi) è arrivato in un momento estremamente complicato per la Banda.
Qualche infortunio e quattro giornate senza vittoria e solo tre punti conquistati su dodici disponibili nelle ultime quattro gare avevano indotto il Pelado Almeyda a cambiare quattro giocatori e lo schema, privilegiando il suo amato e prudente 4-4-2 che peraltro è indigesto alla gente del River da sempre legata ad un’idea di gioco offensivo ed esteticamente piacevole, due caratteristiche che più facilmente si riscontrano con il trequartista dietro le due punte oppure con le tre punte.
Almeyda ha così sfidato la sorte dimenticando che nel 2003 proprio la fedeltà al 4-4-2 aveva determinato il licenziamento dell”Ingeniero” Pellegrini, che pure aveva vinto il Clausura.
Il centrocampo presentava così Ponzio e Aguirre al centro con Sanchez e Rojas sulle fasce. In attacco, invece, abbandonato il tridente per via delle condizioni fisiche che hanno inizialmente relegato Mora in panchina, è toccato a Trezeguet e Funes Mori dividersi le responsabilità della fase realizzativa. Discorso a parte per la difesa, più o meno inventata per l’ennesima volta: esterno di destra è stato schierato Maidana, che è un centrale, finché non si è infortunato e al suo posto è dovuto tornare addirittura Sanchez non essendoci altri difensori in panchina (come contro il Newell’s), mentre a sinistra ha giocato la sua prima partita in Primera il giovane Diego Martinez.
Questi cambiamenti però non hanno dato l’esito sperato e il River ha interrotto con una sconfitta la serie positiva che aveva contro l’Academia al Monumental. Dopo un primo tempo desolante, Almeyda ha provato a vincere la partita con un più offensivo 3-3-1-3, inserendo Mora al posto di un Sanchez impalpabile anche per essere stato dirottato fuori posizione e Lanzini per un altrettanto inconsistente Aguirre. Nemmeno questo è servito, però, perché se l’unico della Banda a far sentire la sua presenza in mezzo al campo è stato Ponzio non stupisce che al Racing siano bastate due occasioni per monetizzarne una, con Cahais lasciato solo al centro dell’area con tutto il tempo per salutare la nonna in tribuna, raccogliere di testa una punizione di Villar e colpire indisturbato.
Nella filosofia del River a cui i tifosi sono fedeli ci sono le famose 3 G: Ganar (vincere), Gustar (giocar bene) e Golear (segnare tanto). Ora, però, sono cinque le gare senza vittoria, l’attacco è anemico, i punti fatti in otto partite sono solo nove e le sconfitte accumulate già tre, quindi l’atmosfera a Nuñez è chiaramente molto tesa. Non per altro le voci secondo cui Almeyda potrebbe essere licenziato si moltiplicano e si è anche visto uno striscione inneggiante all’eterno ritorno di Ramon Diaz, che ha fatto il pari con innumerevoli cori dello stesso tenore.
C’è poi un incubo divenuto ricorrente, che di questi tempi non è il Boca ma il Promedio.
Video: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Inicial-2012/14497-el-gol-de-cahais-fue-un-baldazo-de-agua-fria.html
Sintesi del match: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Inicial-2012/14498-la-sintesis-de-river-vs-racing-2012.html
