La politica di mercato dell’attuale dirigenza del River è a dir poco sconcertante.
L’affare Ponzio-Mercier è una dimostrazione lampante d’inettitudine. Nel gennaio del 2007 erano stati pagati al Saragozza ben 3,5 milioni di euro per l’acquisizione di Ponzio e adesso il giocatore è di nuovo sulla strada della Romareda in cambio di appena 2 milioni: verrebbe da pensare che abbia giocato male al punto da valere poco più della metà di un tempo, ma sinceramente non è così.
Bisogna considerare, oltretutto, che quando Leo fu venduto dal Newell’s al Saragozza, nel 2003, il suo costo era già di 3 milioni, da cui deriva che non solo il giocatore adesso è valutato meno di quando arrivò a Nùñez, ma che addirittura varrebbe molto meno di cinque anni fa… Forse il punto sta nel fatto che bisogna liberarsene a ogni costo perché il suo stipendio di 600.000 euro all’anno, lo stesso che percepiva in Spagna, non è più sostenibile?
E così alla prima offerta che è arrivata si è detto di sì, immaginiamo anche con un gran sospiro di sollievo… Ma in questo modo si sono persi ben 1,5 milioni di euro per un giocatore che evidentemente ha molta più esperienza di un tempo pur essendo ancora giovane ed è apprezzato al punto da essere rivoluto indietro in Aragona. Sottraendolo a un gruppo che ora come ora non può contare su alcun punto di riferimento.
In sua sostituzione ecco Juan Mercier, esploso soltanto nel 2007 con l’arrivo all’Argentinos Juniors. Un minimo di esperienza l’ha fatta pure lui, giocando una quarantina di partite nel calcio che conta e arrivando fino alle semifinali di Copa Sudamericana, ma anche volendogli dare il credito che merita, non avendo ancora mosso i primi passi nella sua nuova realtà, restano molte perplessità sull’opportunità di questo affare. Oltre alle considerazioni di carattere tecnico, infatti, bisogna considerare che il costo dell’operazione è di 1,5 milioni di dollari per il 50% del cartellino, quando solo un anno e mezzo fa l’Argentinos lo aveva pagato appena 125.000; e con la stessa cifra il River avrebbe potuto pagare lo stipendio per altri due anni a Ponzio. Da non credersi!
Insomma, sembra che questo River abbia proprio l’acqua alla gola: vive alla giornata e in totale confusione guarda solo alle entrate, non importa quanto incidano rispetto alle uscite.



