Il River si rialza, e Buonanotte firma la vittoria!
Dopo mesi, direi anni, di torpore e graduale perdita di identità, la Banda torna a disputare una gara delle sue, col suo bel gioco, l’aggressività, la determinazione, l’audacia, tutto quel che è sempre trasudato da quella maglia, concepito dalle teste di chi la indossa ed eseguito dai piedi che ne spuntano.
Certo, fa anche un po’ di trsitezza gioire tanto per una vittoria in campionato, neanche avesse regalato un titolo, ma sappiamo tutti molto bene cosa c’è dietro a questa affermazione e prima ancora a questa prestazione.
Basterebbe fare i nomi di Ortega e Buonanotte, gli eroi della serata, coloro che hanno dato corpo a questa autentica resurrezione. Perché il loro ritorno alla vita ha troppe similitudini con quello della squadra a respirare, a essere se stessa.
E dire che tutto era iniziato secondo il più classico dei copioni dell’ultimo River, con un errore difensivo, questa volta del rientrante Vega, che uscendo con poco tempismo al limite dell’area aveva letteralmente regalato il vantaggio agli ospiti. Un film già visto contro l’Independiente e l’Estudiantes, che stanno lottando per il titolo…
Il fatto è che Ortega, autentico trascinatore in una notte di quelle che l’hanno reso il campione che è, sullo 0-0 aveva dato già l’impressione di poter far girare le cose a favore dei suoi, e quel gol è sembrato una vera beffa. Per fortuna il Burrito non ha smesso di fare gioco, anzi, ha preteso di farlo, e ha creato spazi per tutti, compreso Villagra, la cui conclusione ha però soltanto illuso tutti del gol. E allora c’è voluto l’altro terzino, il redivivoFerrari, per gonfiare la rete di Montoya raccogliendo un passaggio magistrale di Ortega che l’ha pescato a due passi dalla linea di fondo e regalare al River quel che gli spettava, per una volta. Fine primo tempo.
Nel corso della ripresa, poi, i cambi che tutti avrebbero fatto, con l’uscita di Pereyra (in cui Cappa crede comunque fortemente) e Funes Mori, entrambi non al meglio. E proprio al posto di quest’ultimo ecco apparire l’Enano e con lui l’illuminazione. Sì, perché è stato Dieguito, nel finale, a stoppare quella palla buttata al centro da Villagra (l’altro vecchio nuovo uomo in cui crede Cappa) e a girarla in porta, scatenando l’entusiasmo sugli spalti ma anche in campo, coi suoi letteralmente impazziti di gioia!
Era tanto tempo che una cronaca del River non meritava un punto esclamativo. E questo, messo sulla prodezza di Buonanotte e la prestazione corale del River, ha tutto il sapore di un ritorno all’antico e ci ricorda che pur nella devastazione da cui bisogna risorgere i mezzi ci sono, e non è nemmno che intorno ci sia così tanta qualità in più, quindi con un po’ di pazienza è possibile iniziare a impostare già ora la prossima stagione, che potrebbe essere quella del riscatto. Come Passarella ha effettivamente deciso di fare dando subito l’incarico a Cappa, che a proposito nelle condizioni che sappiamo ha già vinto due partite su tre.
Per i numeri della partita vi rimando a http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2010/5960-ficha-river-vs-velez-2010-clausura-sintesis.html