Salas ha dato l’addio al calcio. Allo Stadio Nazionale di Santiago del Cile, davanti a 60.000 persone, ha giocato l’ultima partita di una carriera fenomenale che ha avuto picchi proprio su quel campo con la maglia della Universidad de Chile, quindiin Argentina con quella del nostro River Plate e in Italia con quella della Lazio prima e della Juventus poi, oltre naturalmente che con quella della Nazionale.
A salutarlo scambiando la palla con lui per l’ultima volta, fra gli altri, Enzo Francescoli, che ha ricambiato la partecipazione alla propria partita d’addio contro il Peñarol, Ariel Ortega, Hernan Diaz, Eduardo Berizzo, Matias Almeyda, Christian Vieri, David Trezeguet, Ivan Zamorano e Mark Iuliano; ma presente anche Marcelo Gallardo, suo grande amico fin dai tempi in cui, insieme, illuminavano il gioco della Banda.
Il risultato dell’incontro 3-3, con tripletta proprio del Matador! Si è congedato così questo campione amatissimo che dopo aver esordito nelle giovanili del Santos Temuco si è unito a quelle della ‘U’, per poi passare nella prima squadra, con cui ha vinto 2 campionati cileni, questo prima di espatriare e conquistare la bellezza di 4 campionati (con l’indimenticabile ‘tricampeonato’ a cavallo fra 1996 e 1997) e 1 Supercoppa Sudamericana col River Plate, 1 campionato, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa Italiana, 1 Coppa delle Coppe e 1 Supercoppa Europea con la Lazio, 2 campionati e 1 Supercoppa italiana con la Juventus. Ma Salas è anche stato eletto Giocatore dell’anno in Argentina, Cile e Sudamerica e con la Nazionale ha giocato 70 partite segnando addirittura 37 gol, 2 dei quali all’Italia ai Mondiali di Francia del ’98.
Prima di rientrare negli spogliatoi, poche ma emozionate parole di ringraziamento per tutti, dai familiari ai calciatori amici presenti e non, fino ai tifosi della ‘U’, il suo primo, grande ma come sappiamo non unico amore.
Grazie, Cileno! Grazie, Matador!



