Adesso Fabbiani non arriva più.
Le contrattazioni sono state molto più complicate del previsto e vale la pena ricapitolarle.
A detta del vicepresidente del Newell’s Eduardo Bermùdez, il River non avrebbe avuto intenzione di sobbarcarsi lo stipendio di Salcedo oltre a un indennizzo che coprisse parte dei soldi già spesi dalla Lepra per prendere in prestito el Ogro dal Cluj, il tutto in cambio della permanenza dell’attaccante a Nùñez per un solo semestre. E ci sarebbe stata polemica anche circa la restituzione dei due terzi della quota versata dal River al Newell’s per il prestito di Salcedo, in procinto di tornare a Rosario dopo sei dei diciotto mesi concordati; anche perché tutto quel milione di dollari sembra essersi volatilizzato con i vecchi dirigenti della Lepra…
Ragion per cui, questo a detta invece del dirigente riverplatense Cuiña, dato che l’acquisizione di Fabbiani alla fine sarebbe costata più di quella di un giocatore internazionale, tutto il River rinnova la fiducia a Salcedo, “che quest’anno di certo sarà in grado di dimostrare il proprio valore”.
Mentre su Fabbiani si è subito buttato il Velez e nelle ultime ore è spuntato improvvisamente il nome di Sambueza, che al Flamengo di Rio de Janeiro non ha trovato fortuna e adesso potrebbe rappresentare l’unico vero rinforzo, ci limitiamo a osservare l’atteggiamento della dirigenza, che di fronte a un problema di soldi e dopo che Aguilar aveva urlato ai quattro venti che non avrebbe lasciato da solo Fabbiani, ha velocemente rivalutato le qualità di Salcedo, attaccante che riteneva di dover sostituire con uno migliore…
E’ vero, i soldi non vanno buttati e alle speculazioni non si cede, ma a questo punto una cosa sembra certa: il Club millonario non ha un soldo da tirar fuori. Sì, perché altrimenti una Società del genere non può e non deve rinunciare alle proprie ambizioni, non può finire in disarmo, non può rischiare di scomparire. Non può farlo per rispetto alle maglia e alla gente che ama quella maglia. E alcuni giocatori che la indossano. Basta. Almeno fra chi c’è ora.



