El Ogro si rifiuta di andare al Velez.
All’ingresso dell’Hospital Italiano, dove avevano appuntamento, ha confessato al proprio agente di non avere chiuso occhio durante la notte perché vuole giocare solo nel River. Scoppia così di nuovo il suo caso e davanti a una svolta così clamorosa la domanda è: che ruolo possono aver avuto i dirigenti del River in tutto questo?
Il suo passaggio al Velez sembrava cosa fatta. Di conseguenza, questa mattina i medici del Club di Liniers attendevano il giocatore per sottoporlo alle usuali visite mediche, dopo le quali lo avrebbero autorizzato a partecipare direttamente all’allenamento pomeridiano programmato da Ricardo Gareca.
E invece Fabbiani ha fatto improvvisamente marcia indietro. Come ha raccontato Luciano Duthu, quando è arrivato alla clinica accompagnato dallo zio ha detto immediatamente di essere tornato insoddisfatto dalla Romania e di volere un’unica cosa: giocare per la Banda. Aggiungendo, è importantissimo sottolineare, che piuttosto che accettare una qualsiasi altra soluzione è disposto a restare fermo sei mesi.
Effettivamente, il rischio di non giocare fino all’estate è forte e l’Ogro sta facendo un autentico salto nel buio perché a quanto pare nuove mosse da parte della dirigenza di Núñez non sarebbero state fatte, come ha riferito il suo stesso agente Duthu. Ciò nonostante, le due parti erano rimaste in contatto anche nelle ultime ore; ma l’ultima volta che si erano sentite prima del Grande Rifiuto era stato per prendere atto dell’imminente accordo col Velez, in assenza del quale, almeno fino a eventuali nuove trattative fra River e Newell’s, il destino del giocatore sarebbe stato di restare senza squadra.
Ora che c’è stata questa clamorosa svolta, il River è pronto a parlare nuovamente con la Lepra. Rodolfo Cuiña, di ritorno da Punta del Este, sarebbe già sulla strada per Rosario con l’intenzione di offrire ancora più soldi di quanti ne avesse messi sul piatto il Velez e, in seconda battuta, Salcedo.
E adesso?
