Il River è in Canada già da una settimana, durante la quale ha vinto le due partite giocate e soprattutto ha ritrovato Ortega, tornato immediatamente idolo al suo ennesimo esordio grazie al meraviglioso gol col quale si è battuto l’Everton. Ma andiamo con ordine.
Il gruppo era arrivato a Toronto lunedì mattina, per sistemarsi al Westin Harbour Hotel e procedere immediatamente a un leggero allenamento in vista del primo dei tre incontri in Nord America, in programma già mercoledì contro il Toronto FC. Il clima canadese superiore ai 20 gradi è certamente stato favorevole fin da subito rispetto al freddo lasciato in Argentina e ne hanno finalmente approfittato tutti, dato che dopo la partita con l’Estudiantes e fino a quel giorno solo Ortega e Gallardo avevano continuato l’attività fisica. Contemporaneamente, a Buenos Aires aveva iniziato una preparazione separata la Reserva, di cui alla fine non fanno parte gli annunciati esclusi illustri Archubi, Abelairas, Cabral e Rosales (tutti partiti per il Canada) bensì il solo Danilo Gerlo, tanto benvoluto dai tifosi quanto osteggiato da Gorosito. Proprio di Gerlo, a ogni modo, non può essere escluso un futuro reinserimento che sarebbe clamoroso tanto quanto lo è stato il recente allontanamento; tutto ruota intorno alla possibile cessione all’AEK Atene di Ferrari, che non porterebbe introiti al Club (che aveva rinunciato al suo cartellino la scorsa estate) ma certamente aprirebbe nuovi scenari difensivi, fra cui proprio l’impiego dello stesso Paco in sostituzione dell’ex Central. Senza altre voci di mercato (nemmeno riguardo Buonanotte e Ahumada) e dopo la divertente parentesi della rasatura a zero di Fabbiani e tre esordienti nel precampionato della prima squadra (Orban, Pezzella e Gil), la Banda ha quindi affrontato e vinto il primo impegno, la Coppa Carlsberg.
Toronto F.C. 0(3) River Plate 0(4)
La partita, in verità bruttina, è stata comunque vinta ai rigori dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari. I padroni di casa hanno fatto moltissimi cambi per preservare i giocatori impegnati nel campionato nordamericano in corso e nel River hanno giocato i giovani e parte di coloro che in un primo momento erano stati accantonati da Gorosito. Risultato positivo a parte, con solo una manciata di ore di preparazione alle spalle sul piano del gioco non ci si poteva aspettare più di quel che c’è stato, vale a dire il grande entusiasmo dei ragazzini in campo e del pubblico sugli spalti per un impegno di grande prestigio di fronte alla gloriosa Banda. Ottima le prestazioni del portierino Leandro Chichizola, decisivo nella serie dagli undici metri, di Musacchio e di Lamela.
Toronto FC (4-4-1-1): Brian Edwards; Marvel Wynne, Emmanuel Gómez, Marco Vélez e Jim Brennan; Dwayne De Rosario, Carl Robinson, Amado Guevara e Gabe Gala; Pablo Vitti (capitano); Ali Gerba. DT: Chris Cummins.
A disposizione (non utilizzati): Stefan Frei e Adrián Serioux.
River Plate (3-4-1-2): Leandro Chichizola; Maximiliano Coronel, Mateo Musacchio e Lucas Orban; Facundo Affranchino, Nicolás Domingo, Matías Abelairas (capitano) e Rodrigo Archubi; Mauro Díaz; Gonzalo Gil e Gustavo Bou. DT: Néstor Gorosito.
A disposizione: Gonzalo Marinelli, Cristian Villagra, German Pezzella, Augusto Fernandez, Daniel Villalva, Erik Lamela e Gustavo Fernandez.
Serie dei rigori:
Toronto F.C. 3: Ali Gerba (gol), Danny Dicchio (parato), Pablo Vitti (sbagliato), Chad Barrett (gol), Nick García (gol) e Marco Vélez (sbagliato).
River Plate 4: Matías Abelairas (gol), Erik Lamela (gol), Augusto Fernández (traversa), Daniel Villalva (sbagliato), Nicolás Domingo (gol) e Gustavo Fernández (gol).
Cambi nel Toronto F.C. (alguni giocatori sono usciti e poi rientrati): ST, Nana Attakora-Gyan, Nick García, Chad Barrett, O’Brian White e Danny Dichio per Marvel Wynne, Jim Brennan, Dwayne De Rosario, Pablo Vitti e Ali Gerba, al 15’ Jim Brennan e Dwayne De Rosario per Carl Robinson e Amado Guevara, al 31’ Marvel Wynne e Pablo Vitti per Jim Brennan e Dwayne De Rosario, al 35’ Ali Gerba per Nana Attakora-Gyan.
Cambi nel River Plate: ST, al 19’ Augusto Fernández e Daniel Villalva per Facundo Affranchino e Gustavo Bou, al 24’ Gustavo Fernández per Gonzalo Gil, al 30’ Erik Lamela per Mauro Díaz e al 41’ Germán Pezzella per Rodrigo Archubi.
Ammonito: PT, al 42’ Gabe Gala (T).
Stadio: BMO Field, Toronto (Canada).
Spettatori: 20.005.
Arbitro: Silviu Petrescu.
Assistenti: Philippe Briere e Pierre Cantave.
Quarto uomo: Justin Tasev.
Archiviata la partita col Toronto F.C., la squadra è tornata ad allenarsi, ma divisa in due gruppi distinti. Alla guida del preparatore fisico Augustin Buscaglia si sono mossi sul campo coloro che non avevano giocato, mentre i reduci dall’impegno hanno realizzato solo un lavoro defatigante nella palestra dell’hotel, insieme all’altro preparatore Sebastian Somoza. Poi, venerdì pomeriggio, si sono riuniti per partire alla volta di Edmonton per il secondo dei tre incontri in terra canadese, quello impegnativo di sabato sera contro gl’inglesi dell’Everton, quinti nell’ultima Premier League e finalisti in Coppa d’Inghilterra. Appena giunti in Alberta, è stato confermato l’utilizzo di parecchi titolari e soprattutto quello anelato di Ariel Ortega.
River Plate 1 Everton 0
E proprio il Burrito, a un nuovo esordio con l’amata maglia della Banda, ha ridato vita alla squadra molle dell’ultimo anno, esaltandola con un gol capolavoro da fuori area che è valso la vittoria sugl’inglesi e ispirando il gioco anche dei meno virtuosi. Dopo quasi quattordici mesi dalla sua ultima apparizione ufficiale col River, coincisa con la vittoria del Clausura 2008, il titolo più recente arrivato a Núñez, Ortega si è rimesso il 10 sulle spalle e ripreso la fascia di capitano per poi dar vita allo spettacolo di sempre, al tempo stesso ispirato, spettacolare e concreto. Con la cessione di un altro campione come Buonanotte che sembra farsi ogni giorno più difficile, il futuro apporto altrettanto geniale di Gallardo e l’esplosività di Fabbiani in cui tutti noi confidiamo, si può davvero sognare il ritorno dell’inconfondibile gioco spettacolare del River!
River Plate (4-4-1-1): Mario Daniel Vega; Cristian Villagra, Gustavo Cabral, Nicolás Sánchez e Lucas Orban; Diego Barrado, Nicolás Domingo, Matías Abelairas e Rodrigo Archubi; Ariel Ortega (capitano); Cristian Fabbiani. DT: Néstor Gorosito.
A disposizione: Leandro Chichizola, Mateo Musacchio, Daniel Villalva, German Pezzella, Mauro Diaz, Gustavo Fernandez e Mauro Rosales.
Everton (4-1-4-1): Carlo Nash; Tony Hibbert, Joleon Lescott, Joseph Yobo (capitano) e Leighton Baines; Jack Rodwell; José Baxter, Tim Cahill, Marouane Fellaini e Steven Pienaar; Jo. DT: David Moyes.
A disposizione: Tim Howard, Phil Neville, James Vaughan, James Wallace e Louis Saha.
Gol: PT, al 24’ Ariel Ortega.
Cambi: ST, al rientro in campo Mateo Musacchio per Lucas Orban (RP), al 21’ Mauro Rosales e Daniel Villalva per Ariel Ortega e Cristian Fabbiani (RP), al 24’ Phil Neville, Louis Saha e James Vaughan per José Baxter, Marouane Fellaini e Jo (E), al 29’ Germán Pezzella per Nicolás Domingo (RP), al 30’ James Wallace per Steven Pienaar (E), al 44’ Mauro Díaz per Diego Barrado (RP) e al 45’ Gustavo Fernández per Daniel Villalva (RP).
Ammoniti: PT, al 6’ Nicolás Sánchez (RP) e al 23’ Cristian Fabbiani (RP).
Stadio: Commonwealth, Edmonton (Canada).
Spettatori: 15.800.
Arbitro: Mauricio Navarro (Canada).
Assistenti: Cam Blaer e Kevin Doliba (Canada).
Prossimo appuntamento, martedì 4 agosto a Montreal contro i Montreal Impact.



