La mano di Astrada si vede, eccome. Il Jefe ha rimescolato le carte e schierato una formazione nuova sia per quanto anticipato che per quanto riscontrato solo alla discesa in campo dei suoi.
Recuperato Nico Domingo e piazzato Almeyda al centro della difesa per dare maggior peso ed esperienza al reparto più deficitario della Banda, ha poi tagliato fuori Fabbiani affidandosi a un trio d’attacco di puro talento e ributtato nella mischia Vega, fra i pali.
Proprio l’Indio, a difesa della porta più grande del mondo, è risultato decisivo con una serie di interventi decisivi, le uniche fiammate capaci di scuotere un confronto altrimenti povero, specchio della crisi tecnica che entrambi i Club stanno attraversando. Se già nel primo tempo Vega aveva sbarrato la propria porta quando sembrava che potesse disgraziatamente ripetersi il copione dell’ultimo Clausura, nella ripresa ha detto di no nell’ordine a Torranzo, l’eroe di Montevideo Bolatti e Rodrigo Diaz. Questo mentre Buonanotte, dall’altra parte, sprecava altrettante occasioni.
Sì, perché se la manovra della Banda, finalmente, non è stata disastrosa, è anche vero che è mancata lucidità in fase di definizione. Un attaccante di ruolo e di peso al momento manca ad Astrada, come mancherebbe a chiunque, e il rammarico è ancora maggiore se si pensa che a fornirgli assist sarebbero niente meno che Ortega, Gallardo e lo stesso Enano.
In definitiva, bisogna capire se da Astrada ci sia aspetta la risoluzione immediata di problemi che ci sono però da più di un anno oppure la riorganizzazione di un gruppo disposto a non raccogliere niente in Argentina adesso e in Sud America a primavera con la prospettiva però di rinascere. Che il nuovo DT possa fare un immediato miracolo è praticamente impossibile, quindi conviene rassegnarsi e rallegrarsi per avere se non altro trovato chi ha le carte per rifare grande el màs grande.
Huracán (4-3-2-1): Gastón Monzón; Pablo Jerez, Paolo Goltz, Eduardo Domínguez e Diego Rodríguez; Luciano Nieto, Mario Bolatti e Alan Sánchez; Patricio Toranzo e Rodrigo Díaz; Cristian Ortiz. DT: Angel Cappa.
A disposizione, non utilizzati: César Vallejos, Ezequiel Filipetto, Gonzalo García, Gastón Esmerado e Federico Laurito.
River Plate (4-3-3): Daniel Vega; Paulo Ferrari, Nicolás Sánchez, Matías Almeyda e Cristian Villagra; Diego Barrado, Nicolás Domingo e Matías Abelairas; Diego Buonanotte, Ariel Ortega e Marcelo Gallardo. DT: Leonardo Astrada.
A disposizione, non utilizzati: Nicolas Navarro, Germán Pezzella, Facundo Affranchino, Mauro Rosales, Andrea Ríos e Christian Fabbiani.
Cambi:
ST, al rientro in campo Lucas Trecarichi per Cristian Ortíz (H) e Martín S. Galmarini per Diego A. Barrado (RP), al 21′ Mauro A. Díaz per Marcelo Gallardo (RP), al 32′ Gustavo Bou per Ariel A. Ortega (RP), al 35′ Muriel Orlando per Luciano Nieto (H) e al 40′ Rodrigo Malbernat per Alan Sánchez (H).
Ammoniti:
PT, al 4′ Paulo A. Ferrari (RP) e al 36′ Nicolás Domingo (RP); ST, al 4’ Mario A. Bolatti (H), al 18′ Nicolás Sánchez (RP), al 20′ Cristian Villagra (RP) e al 39′ Matías Abelairas (RP).
Stadio: Tomas Adolfo Ducò, el Palacio.
Arbitro: Juan Pablo Pompei.
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