Nella sua ultima giornata di preparazione a Tandil, Fabbiani ha espresso soddisfazione per il recupero fisico e fiducia per il futuro. Ha accennato anche alla Nazionale e al Nacional di Montevideo.
Tranquillo ma impegnatissimo, l’Ogro dimostra di aver beneficiato del lavoro, i cui frutti sono già visibili, con tre chili di meno, in viso, nel busto e nelle gambe. “Mi hanno parlato a lungo e mi sono reso conto che mangiare bene è fondamentale, ma non è che sia morto di fame, qui…”, ha spiegato.
“Se avessi partecipato al precampionato col River non sarebbe stato lo stesso”, ha continuato. “Qui sono stato osservatissimo. Il mio problema era che in un allenamento perdevo duemila calorie e poi mangiando ne riprendevo tremila. Ero disordinato,” ha spiegato, appoggiando il corpo tecnico, che aveva capito di dovergli riservare un trattamento a parte per via del sovrappeso.
Poi, dalla quiete di Tandil, ha iniziato a parlare del futuro, cui guarda con ansia e ottimismo. “Spero di essere al meglio per la partita col Racing”, e poi, con riferimento alla Nazionale e a una possibile convocazione, ha affermato che per lui “sono state importanti le parole di Maradona. In Nazionale ci sono ottimi attaccanti ed è difficile imporsi. L’importante è che quando avrò più esperienza possa dire di aver fatto di tutto per arrivarci.”
Chiaramente, poi, ha tirato in ballo il Nacional e le polemiche seguite all’incontro di Coppa, rispondendo alle provocazioni di Morales con un ironico “non so chi sia.” Ma ha fatto di più. “Non è una squadra con tradizione, il Nacional non m’interessa. Quando siamo andati là non ci hanno trattati bene e questo dà fastidio”, ha detto. Poi, sul DT degli uruguagi Gerardo Pelusso, aspro come sempre ha concluso: ”Capisco che quel che ho detto non gli sia piaciuto, però ho solo espresso un’opinione e non mi ricordo nemmeno del suo nome”.



