Il River è rientrato a Buenos Aires col morale alto, quello giusto per affrontare la nuova stagione dopo aver chiuso imbattuto l’esperienza canadese, ma nella capitale ad attenderlo ha trovato la sospensione del campionato.
Andiamo con ordine. A Montreal, dove si era spostato dopo i soggiorni a Toronto ed Edmonton, il River aveva giocato l’ultima delle tre partite in Nord America.
River Plate 1(3) Montreal Impact 1(1)
Dopo il netto successo sugl’inglesi dell’Everton, contro il Montreal Impact, formazione della seconda divisione nordamericana, gli uomini di Gorosito sono tornati a vincere ai rigori dopo il pareggio nei tempi regolamentari, com’era successo contro il Toronto. Analogamente, fondamentale dagli undici metri è stato uno dei suoi giovani portieri, stavolta Gonzalo Marinelli, ma in quest’ultima uscita la Banda, schierata con un buon numero di titolari, è riuscita anche a segnare un gol prima dello scadere, grazie all’Ogro che ha finalizzato una combinazione Buonanotte-Augusto. Questo succedeva già nel primo tempo, con il pareggio dei padroni di casa che sarebbe arrivato soltanto nella ripresa nell’occasione meno chiara fra quelle concesse dalla retroguardia ‘millonaria’ quando i canonici cambi da incontro amichevole hanno privato il gioco di continuità e automatismi.
River Plate (4-2-3-1): Gonzalo Marinelli; Paulo Ferrari (capitano), Gustavo Cabral, Maximiliano Coronel e Lucas Orban; Diego Barrado e Matías Abelairas; Augusto Fernández, Mauro Díaz e Diego Buonanotte; Cristian Fabbiani. DT: Néstor Gorosito.
A disposizione, non utilizzato: Mario Daniel Vega.
Montreal Impact (4-4-2): Matt Jordan; Adam Braz, Nevio Pizzolitto (capitano), Cedric Joqueviel e Mohama Zanzan; David Testo, Tony Donatelli, Joey Gjertsen e Leonardo Di Lorenzo; Roberto Brown e Rocco Placentino. DT: Marc Dos Santos.
A disposizione, non utilizzati: Srdjan Djekanovic, Simon Gatti, Alex Surprenant e Peter Byers.
Gol: PT, al 20’ Cristian Fabbiani (RP). ST, al 18’ Roberto Brown (MI).
Serie dei rigori (vinta dal River per 3-1):
Montreal Impact: Nevio Pizzolitto (gol), Adam Braz (parato), Leonardo Di Lorenzo (fuori) ed Eddie Sebrango (fuori).
River Plate: Matías Abelairas (gol), Paulo Ferrari (gol), Gustavo Bou (gol) ed Erik Lamela (parato).
Cambi: ST, al rientro in campo Mateo Musacchio per Maximiliano Coronel (RP), all’11’ Ciaran O’Brien per Tony Donatelli (MI), al 17’ Hicham Aaboubou per Cedric Joqueviel (MI), al 18’ Faissal Zaghar per Joey Gjertsen (MI), al 22’ Cristian Villagra per Lucas Orban (RP), al 24’ Erik Lamela per Mauro Díaz (RP), al 26’ Mateus Deodato per Rocco Placentino (MI), al 27’ Gustavo Fernández per Cristian Fabbiani (RP), al 28’ Eddie Sebrango per Roberto Brown (MI), al 30’ Pierre-Rudolph Mayard per David Testo (MI) e al 34’ Rodrigo Archubi e Gustavo Bou per Diego Buonanotte e Augusto Fernández (RP)
Ammoniti: PT, al 23’ Mauro Díaz (RP), al 33’ Lucas Orban (RP) e al 44’ Nevio Pizzolitto (MI). ST, al 7’ David Testo (MI) e al 35’ Mohama Zanzan (MI).
Stadio: Saputo, Montreal (Canada).
Spettatori: 11.738.
Arbitro: Silvio Petrescu (Canada).
Assistenti: Daniel Belleau e John Gray (Canada).
Quarto uomo: John Oliva (Canada).
Archiviata la felice esperienza canadese, la Banda ha fatto ritorno in Argentina corroborata da un lato dall’annuncio di una prossima, prestigiosa convocazione in Nazionale di Ortega e dall’altro dall’improvvisa prospettiva di un semestre da affrontare con un potenziale creativo con pochi uguali. La nascita del trio formato da Gallardo (recuperatosi fisicamente), Ortega (rimessosi dalla dipendenza da alcool e rientrato dal prestito all’Independiente Rivadavia) e Buonanotte (rimasto invenduto) è infatti una realtà inimmaginabile solo un mese fa.
Tanta opulenza tecnica potrebbe però rimanere frustrata dalla sospensione dell’Apertura, magagna che a pochi giorni dall’inizio programmato non offre ancora spiragli circa i tempi e i modi di una risoluzione. Apparentemente, infatti, l’AFA avrebbe deciso di fermare il campionato di fronte agl’ingenti debiti insoluti della maggior parte delle Società nei confronti di moltissimi giocatori. Più passano i giorni, però, più sembra che la reale motivazione sia sempre economica ma non riguardi per niente la tutela dei calciatori, bensì la ricerca di un nuovo contratto televisivo e dell’ottenimento di una percentuale sulle scommesse on-line che portino nelle casse della Federazione e dei Club il doppio dei soldi di oggi. Peraltro senza l’assicurazione che tanto denaro i Club lo utilizzino per saldare i propri debiti.
Nel frattempo, pochi movimenti di mercato.
Con l’intermediazione di un gruppo finanziario, il giovane centrocampista Sciorilli è andato al neopromosso Chacarita per ben 8 milioni di dollari. In aggiunta, un altro giovane che non ha nemmeno debuttato con la Banda, Raul Bobadilla, è andato niente meno che al Borussia Monchengladbach, e mentre l’Huracan ha riscattato Torranzo, Sambueza come si sa era già andato al Tecos, i greci dell’Aris Salonicco hanno offerto un altro milione di dollari per Nasutti (che lì ritroverebbe Abreu, trasferitosi in Grecia dopo aver fallito la promozione con la Real Sociedad), Belluschi il mese scorso è passato dall’Olympiacos al Porto che contemporaneamente ha acquisito direttamente Falcao, tutte operazioni che frutterebbero complessivamente ulteriori 8 milioni di dollari.
Tanti soldi potrebbero essere spesi per qualche acquisto, ma è a questo punto che torna in auge la questione ancora aperta Tigre-Galmarini. Il Club di Victoria continua a pretendere il saldo del debito di 450 mila dollari per la metà del cartellino del centrocampista passato al River un anno fa, ma adesso sembra voler reclamare una cifra maggiore nel caso in cui questi si rivelasse particolarmente utile alla causa della Banda. Che esistano o meno clausole riguardo il rendimento, di cui prima non si aveva notizia, le ipotesi restano due: o il River restituisce Galmarini, o deve spendere parte dei recenti introiti per pagare quanto ancora dovuto senza potersi più appellare a una crisi finanziaria.
Gorosito, da parte sua, ha parlato chiaro con la Dirigenza circa il futuro dei giovani. Ha chiesto che il ventiduenne attaccante Aban, reduce dal lungo prestito all’Argentinos dove aveva giocato anche ai suoi ordini, non venga ceduto. Piuttosto, il DT preferirebbe che a partite fossero Rios, che giudica indisciplinato e interessa all’Arsenal de Sarandì, e Strahman, l’ex Velez che adesso è nel mirino addirittura dell’Espanyol di Barcellona. L’unica certezza a riguardo, nel frattempo, è però la cessione in prestito gratuito del promettente Damian Lizio agli spagnoli del Cordoba, Club di seconda divisione, con la prospettiva di un ingresso di denaro nelle casse di Núñez solo nel caso in cui decidessero di riscattarlo: in tal caso verrebbe pagato due milioni di euro, da raddoppiare se nel frattempo ottenessero la promozione. Questo affare a titolo gratuito nel momento di massima necessità di liquidi fa presumere che di nuovi acquisti non c’è speranza…
Desidero chiudere questa cronaca agrodolce con la bella notizia del ritorno agli allenamenti di Marcelo Ojeda: il portiere, cui alla fine è stata diagnosticata una forma di leucemia cronica che non mette però in pericolo la sua vita, è in grado di unirsi al resto del gruppo nel Centro di Ezeiza già domani.



