Finalmente un buon risultato, quasi troppa grazia per questi tempi di magra, visto che il River trova nella stessa occasione la seconda vittoria interna consecutiva e i gol degli attaccanti che fino a questo punto della stagione avevano realizzato la strepitosa cifra di un gol in due . . . Anzi, per la verità il primo gol è un autogol di Filippetto, ma finalmente la prestazione di Funes Mori, pur rimanendo lontana anni luce dall’eccellenza che ci si aspetta da un attaccante della Banda(e che in prospettiva si esigerà anche da lui, che è ancora giovane), è stata più incoraggiante che disastrosa.

Contro il Globo Leonardo Astrada ha presentato la nona formazione diversa in nove partite di questo Clausura.Vista la varietà di soluzioni sperimentate, è sempre difficile interpretare e descrivere lo schieramento della squadra di Astrada con una formula numerica. La formazione prediletta dall’allenatore è il 4-3-1-2, ma si tratta di uno schema flessibile, capace di trasformarsi in corso di gara in 3-4-1-2 con l’avanzamento del terzino destro Ferrari sulla linea dei centrocampisti e l’arretramento del terzino sinistro Juan Manuel Diaz sulla linea dei centrali.

A centrocampo sono entrati nello starting XI il paraguiano Rojas a destra e Pereyra a sinistra, al posto di Abelairas.E proprio i due giovani sono stati la lieta sorpresa nel settore nevralgico, la sala macchine, quella dove si decidono i destini di una squadra.Dietro a loro, invece Ahumada, e davanti, il Muñeco Gallardo in veste di rifinitore non hanno esaltato.

Il River è entrato in campo portandosi dietro una grande pressione, sia per la classifica deficitaria che per la puntuale esplosione dell’ennesimo caso Ortega, con l’idolo che pareva sulla via del recupero e invece non è stato convocato avendo in sostanza rotto con l’allenatore. La tifoseria, questa meravigliosa hinchada, ha sì cantato ininterrottamente per tutta la gara, ma molti di questi canti sono stati proprio per Ortega (Ortega es de River y tiene que jugar, “Ortega è del River e deve giocare”, essendo il più gettonato) facendo capire di essere tutta dalla parte del jujeño.

Per fortuna il gol arrivato dopo un minuto e mezzo ha rasserenato gli animi e indirizzato la gara verso una definizione positiva: su un’azione nata da una percussione sulla destra di Rojas, che ha servito al centro Canales sul cui debole colpo di tacco si sono avventati Funes Mori e Filippetto, il difensore ospite che ha sospinto goffamente il pallone nella propria rete nel tentativo di liberare.

La rete però non ha ammazzato il Globo, che ha reagito con convinzione portando alcune minacce alla porta dell’Indio Vega con Peralta e Toranzo. Il River non è stato a guardare, ma le controffensive sono state, tanto per cambiare, vanificate da una certa inconsistenza di Canales e Funes Mori, che non manca neanche in quelle (rare) occasioni in cui i due attaccanti denotano qualche progresso.

Nel secondo tempo la partita è stata meno vivace, con il River che ha controllato senza troppi sforzi, e avrebbe potuto anche raddoppiare se “il Magico” (ma non troppo) Canales non avesse vanificato un’ottima assistenza di Funes Mori, facendo capire che se a 27 anni non è ancora esploso un motivo serio c’è.

L’ex dell’Union Española si è però riscattato realizzando il suo secondo gol stagionale con un colpo di testa imparabile a conclusione di una bella geometria iniziata da Gallardo e perfezionata con un sontuoso cross dalla sinistra di Juan Manuel Diaz.

Subito dopo il River è però uscito dalla partita concedendo in pochi minuti al Globo due occasioni per segnare che non sono state sfruttate solo per solo l’imprecisione degli uomini di Hector Rivoira, che ora rischia la panchina.

Il River, invece, pur mostrando un bel gioco solo a sprazzi, e pur essendo privo di giocatori di particolare spessore, quantomeno sta dimostrando di crescere come squadra, e questa vittoria costituisce il miglior viatico per il prossimo Superclasico, anche se sarà bene non sottovalutare il Boca, che sarà desideroso di rivincita dopo essere stato sbranato dal Tigre con un 3-0 che non ammette repliche, soprattutto perché l’eterno rivale storicamente ha sempre dimostrato di potersi ritrovare nelle grandi sfide.

I numeri della partita: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2010/5535-sintesis-river-huracan-clausura-2010.html

Il Gamecast: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2010/5525-jugador-x-jugador-river-vs-huracan-clausura-2010.html

Il video dei gol: http://www.riverplate.com/Multimedia/Videos-de-Goles/5528-goles-river-plate-vs-huracan-clausura-2010.html

s/a