Da quando nell’affare Fabbiani è stato compreso il possibile ritorno di Salcedo alla Lepra, le contrattazioni sembrano non dover avere fine e rischiano di trasformarsi in uno scontro tutti contro tutti che coinvolge le dirigenze e gli agenti dei calciatori.
Da Núñez, Rodolfo Cuiña riferisce di essere in attesa di un’imminente risposta del Newell’s alla controproposta fattagli insieme a Duthu, il rappresentante di Fabbiani. In base a questa, il River si assicurerebbe il prestito dell’Ogro per sei mesi in cambio di un’ analoga cessione di Salcedo al Newell’s e del pagamento di un indennizzo.
Da Rosario, però, il dirigente Dezotti fa sapere che il River non si sarebbe fatto più sentire.
Infine, l’agente di Salcedo, Pedro Aldabe, ha dichiarato che nei quindic’anni di sua affiliazione alla FIFA non ha mai visto alcun Club comportarsi come stanno facendo River e Newell’s in quest’occasione. “E’ una contrattazione da dilettanti”, ha detto senza girarci tanto intorno. A detta sua, chi sta patendo maggiormente è proprio il suo assistito, dato che improvvisamente si parla di lui solo come di merce di scambio. “Se vogliono comprare Fabbiani, che lo comprino, ma Salcedo ha ancora un contratto e che giochi bene o male merita rispetto”, ha detto a chiare lettere, e a tal proposito va sottolineato come lo stesso Domingo Dìaz gli abbia dato ragione. Il dirigente millonario ha spiegato che “Salcedo aveva accettato di tornare al Newell’s e quando poi l’affare è sfumato gli abbiamo assicurato che chiaramente sarebbe rimasto con noi, avvertendo anche Aldabe. Quindi ora fa specie che lo si debba richiamare per dirgli che se ne va davvero.” Il tutto mentre il paraguagio è tornato ad allenarsi con la squadra, “tranquillamente e con tutta l’intenzione di dimostrare il proprio valore”, ha riferito il suo agente.



