Non uno di quei classici che resteranno nella memoria colletiva dell’aficion riverplatense, ma in questo momento difficile non bisogna fare troppo i sofisticati: vittoria doveva essere per restituire alla Banda un po’ di fiducia e convinzione nei propri mezzi, e vittoria è stata.
Non che improvvisamente i problemi del River siano evaporati sotto il caldo sole di Baires o che il livello di questo modesto plantel si sia improvvisamente impennato, questo no: il gol della vittoria è stato come un raggio di luce nel buio e porta la firma del giovane Facundo Affranchino, che dopo essere subentrato ad uno stanco Almeyda, è stato abile a concretizzare una grande azione sulla fascia destra costruita dal terzino Ferrari e proseguita con uno splendido pase di Gustavo Canales, che con una piroetta alla Nureyev (massì, esageriamo) ha spalancato il campo ad Affranchino mettendolo nelle condizioni di tirare senza lasciare scampo a Migliore.
Il gol, arrivato al 28° del secondo tempo, ha riscattato un primo tempo che aveva deluso i 45 mila accorsial Monumental in un giorno feriale. Del resto la modesta classifica delle sue squadre parlava chiaro circa il loro attuale stato di forma, se non addirittura circa le ambizioni che possono avere per il Clausura, un torneo così modesto che per il momento vede in testa il non certo nobile Godoy Cruz.
Pur senza miracol mostrare il River ha però mostrato un confortante spirito di squadra, una certa garra, che ha permesso ai giocatori con la Banda Roja di resistere all’assalto furibondo portato nella ripresa dal ciclon di Simeone, al suo primo ritorno al Monumental dopo la sua famosa rinuncia, grazie ad un po’ di fortuna e ad alcune grandi parate di un Vega in vena di prodezze, lui sì degno erede dei grandi giocatori che hanno onorato, in passato, questa gloriosa camiseta.
Oltre a Vega ha brillato in difesa Juan Manuel Diaz, mentre il centrocampo ha offerto una prestazione complessivamente modesta, soprattutto da parte dei veterani Almeyda e Gallardo, con quest’ultimo che pare divertirsi a contraddire Astrada, nel senso che quando parte dalla panchina gioca bene, quando viene inserito nello starting XI delude.
In attacco, la consueta imbarazzante prestazione del giovane Villalva è solo parzialmente compensata da un’altra buona prova di Gustavo Canales, mentre anche Rogelio Funes Mori, entrato per Villalva ha deluso.
Complessivamente, molto meglio della squadra ha fatto (e non è la prima volta) la hinchada del River, una marea umana che, a dispetto del momento difficile, è accorsa in massa allo stadio intonando instancabilmente “yo soy del gallinero porque tenemos huevos”.
Un segnale positivo in vista dell’altro, prossimo, clasico con l’Independiente, che sta vivendo un momento felice, ad una sola lunghezza dal primo posto, e farà di tutto per confermarsi.
Per i numeri della gara vi rimando a: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2010/5453-sintesis-river-plate-vs-san-lorenzo.htmle al Gamecast: http://www.riverplate.com/Noticias/futbol-profesional/Torneos-Locales/Torneo-Clausura-2010/5442-seguimiento-vivo-river-san-lorenzo-clausura-2010.html



