La più grande soddisfazione che si può trarre dall’incontro di ieri sera è che dopo otto mesi di assenza dai campi è tornato a giocare al centro della difesa Nicolás Sánchez, l’ex Nueva Chicago tanto amato dalla tifoseria.
La sua ultima apparizione risaliva alla partita contro l’altra squadra di Avellaneda, l’Independiente, giocata il 18 maggio scorso in occasione di un altro pareggio, quella volta a reti inviolate.
Dopo aver patito la frattura del quinto metatarso del piede sinistro il 30 ottobre 2007 nella partita di ritorno degli ottavi di finale della Coppa Sudamericana contro gli uruguagi del Defensor Sporting (infortunio da addebitarsi alle allora pessime condizioni del prato del Monumental), era rientrato, ma solo per subire un nuovo, clamoroso infortunio allorché Nicolàs Domingo gli diede involontariamente un pestone durante i festeggiamenti per la conquista del Clausura 2008, e per questo avrebbe saltato l’ultimo semestre.
Una certa perplessità ha invece destato il debutto stagionale di Diego Buonanotte, assolutamente non all’altezza delle aspettative. Non è certo il caso di crocifiggerlo dopo appena un’uscita, ma la sua prestazione deficitaria in tutto ad eccezione della buona volontà può essere lo spunto per alcune considerazioni generali di carattere tattico.
Con Rosales e Falcao ha formato la linea d’attacco nel 4-3-3 schierato da Gorosito, occupandone il lato sinistro. Con Archubi ben lontano dallo stato di grazia e la necessità di coprire al più presto anche quella fascia del campo, all’Enano potrebbe essere richiesto di giocare proprio lì. Oppure di muoversi subito a ridosso delle punte, da regista o formando con qualcuno una coppia di mezzepunte. In entrambi i casi però non è ancora chiaro chi potrebbe affiancarlo, dato che le sue doti realizzative non si discutono ma a nostra memoria solo Ortega era stato in grado di suggerirgli i giusti movimenti e di interpretare i suoi spunti.
Certo è che con questo mercato, che resta un enorme punto di domanda, non avendo la minima idea di chi (e se) possa arrivare tra difensori, centrocampisti e attaccanti, ogni ipotesi ha il carattere dell’urgenza ma al tempo stesso riveste anche un’importanza decisamente relativa. Sconfortante.



