Il campionato si appresta a mandare in scena l’ultima giornata, in cui il River farà visita al Tigre, e Passarella si sta già muovendo con Astrada per disegnare la squadra del 2010.
Come sempre c’è una girandola di nomi destinata ad accrescersi col passare delle settimane ma l’impressione è che la nuova Dirigenza possa solo far meglio della precedente, che ci aveva abituati a una serie infinita di sparate, delle quali purtroppo solo lepiù improbabilisi erano poi concretizzate.
Con riferimento ad alcune di queste, per cominciare, Astrada ha già silurato Fabbiani e nelle ultime ore si sta liberando anche di Paniagua e Mereles, figure che a differenza dell’Ogro non sono riuscite a entrare nel gruppo nemmeno per un attimo.
Capitolo punte: indicati Boghossian del Newell’s e Cvitanich, l’ex Banfield in forza all’Ajax, quali rinforzi più desiderabili, è subito arrivata la notizia che il primo sarebbe incedibile mentre il secondo è passato ai messicani del Pachuca, allenati dall’ex millonario Guillermo Rivarola. Non ci è dato di sapere se Fabbiani potrebbe servire da pedina di scambio per Boghossian, ma staremo a vedere se il ritorno a Parque Independencia dello sfortunato attaccante tifoso della Banda potrà essere ipotizzato.
Ilgiocatore che tutti vorrebbero rivedere al Monumental è D’Alessandro, ma è lo stesso centrocampista offensivo attualmente in forza all’Internacional di Porto Alegre ad aver smorzato i toni. Anche se amerebbe tornare al River, anche con un ingaggio ridotto, le contrattazioni devono per forza svolgersi fra i due Club e lui non ha voce in capitolo né contano i suoi continui contatti che ha con Astrada e quelli più sporadici, ma che pur sempre esistono, con Passarella, suo estimatore fin dai tempi in cui allenavala Banda.
Tutto questo fa da cornice alla graditissima e preziosa conferma di due idoli : Almeyda e Gallardo.
Insomma, poco alla volta, da Passarella ad Astrada, passando per Almeyda, Gallardo, Buonanottee Ortega, per arrivare ai giovani fenomeni Mauro Diaz e Villalva, sembra proprio che il River stia tornando a essere il River: quello di nome e di fatto. Cioè, di cuore!