Ormai a poche ore alla svolta che si spera possa far rinascere il River riportiamo alcune dichiarazioni del quinto e ultimo candidato alla presidenza: Daniel Passarella.
Una della figure più controverse dell’ambiente millonario, di quelle che si amano o si odiano, il Kaiser ambisce a diventare Presidente della Banda dopo esserne già stato sia giocatore che allenatore. Con la sua candidatura arrivata solo a poche settimane dalle Elezioni, Passarella ha spiegato di voler coronare in questo modo un desiderio che aveva da dieci anni. “Credo,” ha detto, “che sia arrivato il momento di restituire al River quanto mi ha dato.”
Annunciando, se non minacciando, una revisione contabile degli ultimi otto anni di gestione, ha definito quello di Aguilar e Israel “il peggior governo della storia del River.” Al loro posto, sostiene, il Club ha bisogno di un Presidente capace di comandare, sicuro al punto da sfiorare la mistica.
In quanto ad Astrada, ha rassicurato l’attuale DT dicendo di essere rispettoso dei contratti e che quindi la sua permanenza dipende esclusivamente da quanto lo stesso allenatore deciderà di fare. Non ci sarebbe stato, di contro, alcun accordo con Ramon Diaz, perché in caso contrario “ci saremmo fatti fotografare,” ha commentato, aggiungendo che non gli piace approfittare dei beniamini per vincere delle elezioni.
Duro anche lui circa l’affare della pittura del Monumental, che evidentemente ha assunto un valore morale nella presa di distanza dalla condotta di Aguilar e dei suoi attuata da ogni candidato: “Vendere una percentuale del cartellino di una giocatore come se fosse una cassa di mele per pitturare lo stadio… Io, come giocatore, sarei molto deluso.”