Nel giorno in cui il River può finalmente dirsi a cavallo fra passato e futuro, con le Elezioni che porranno fine all’era troppo lunga di Aguilar, un occhio va anche all’impegno di domani sera, quando Astrada e i suoi faranno visita al Velez campione in carica.

Questa classica argentina (165 precedenti con 82 vittorie del River, 44 del Velez e 39 pareggi) andrà in scena alle 21.00 ora italiana al Josè Amalfitani, stadio decisamente familiare alla Banda che lì ha giocato tante partite quando poco più di due anni fa il Monumental rimase chiuso per motivi di sicurezza pubblica.

Contemporaneamente alla conferma che Fabbiani non fa più parte dei suoi piani futuri, Astrada ha approntato durante questa settimana il 4-4-2 con cui affronterà proprio la squadra a cui l’Ogro fu strappato un anno fa quando l’ex Newell’s era sul punto di sottoporsi alle visite mediche che avrebbero preceduto di poco il suo trasferimento a Liniers.

In campo scenderanno Daniel Vega in porta, Paulo Ferrari, Gustavo Cabral, Nicolás Sánchez e Cristian Villagra in difesa, Diego Barrado, Matías Almeyda, Matías Abelairas e Roberto Pereyra a centrocampo con Ariel Ortega e Daniel Villalva di punta.

Detto che Gallardo soffre ancora di un risentimento alla gamba sinistra, il malinconico accantonamento di Fabbiani, la conferma fra i titolari del giovanissimo Villalva e la probabile inclusione fra i sostituti dell’appena diciottenne attaccante della Reserva Gabriel Funes Mori sembra indicare la nuova strada che il tecnico, un po’ per scelta e un po’ per necessità, è intenzionato a percorrere.