Inauguriamo oggi la rubrica settimanale attraverso cui seguiremo le vicende del nostro River nel periodo che precede l’inizio ufficiale del secondo semestre. Attraverso le notizie del mercato e del precampionato ci avvicineremo alla ripresa dei due tornei cui parteciperà la Banda nel prossimo futuro, l’Apertura 2009 e la Copa Sudamericana.

Mentre Ortega è già al lavoro per un nuovo esordio con la Banda, Falcao e Buonanotte sono in procinto di lasciare Núñez e il destino di Ferrari resta incerto.

Il colombiano, alle prese con un rinnovo triennale del contratto per ragioni esclusivamente formali che consentano a lui e al Club di trarre il maggior vantaggio economico da una cessione, non ha potuto chiaramente fare dichiarazioni definitive circa la sua partenza, anche perché se le intenzioni ci sono è però vero che non si è ancora concretizzata alcuna trattativa. “So che ci sono opportunità, sono arrivate richieste che si stanno considerando”, ha detto, aggiungendo che “è un onore vestire la maglia del River”, ragion per cui sta sistemando le cose perché tutto vada nel migliore dei modi. Nelle ultime ore sono arrivate proposte dall’Inghilterra: il Liverpool, in cui il Tigre raggiungerebbe Mascherano, ha fatto sapere di essere pronto a sborsare addirittura 3,5 milioni di sterline mentre l’Aston Villa vedrebbe in lui il possibile erede di Juan Pablo Angel. Fino a ieri, invece, la squadra in cui sembrava avere più probabilità di giocare era il Benfica, dove raggiungerebbe altri due idoli riverplatensi, Aimar e Saviola. “Sono grandi giocatori, li ho sempre ammirati”, ha detto di loro Falcao. Decisamente minore entusiasmo è trasparso invece dalle sue parole allorché ha commentato la stagione appena conclusasi: “L’ultimo anno è stato piuttosto difficile e non ho ottenuto quel che mi ero preposto”.

Anche Buonanotte verrà quasi certamente venduto, e questa trattativa potrebbe rivelarsi economicamente favorevole nonostante l’ultimo anno del River sia stato pessimo anche perché l’Enano non ha saputo prenderlo per mano com’era accaduto in occasione della cavalcata trionfale nel Clausura 2008. Diego, infatti, ha chiuso il semestre in crescendo e segnando un bellissimo gol contro l’Estudiantes nella sua ultima partita di questo ciclo ha confermato di essere ancora nello stato di grazia di cui aveva goduto durante il Torneo di Tolone, quando con la Nazionale Under 21 era andato a segno ben quattro volte. Da notare che l’interesse maggiore per lui, in quel frangente, era stato dimostrato sempre dal Benfica. Anche a lui è bruciata la sconfitta di sabato e se n’è rammaricato perché “uno può passare un momento più o meno buono ma cerca sempre di dare il massimo”, aggiungendo che “è finito un altro brutto campionato”.

Paulo Ferrari, da parte sua, sembra non far caso alle voci che lo vogliono in partenza e si è limitato a dire: “Tutto quel che so è che il 18 inizio il ritiro col River”. Il suo cartellino è nelle mani di una società olandese, che per tre milioni di dollari ne comprò dal River l’80%, rimanendo il restante 20% del Rosario Central. Alla base della volontà di cederlo c’è principalmente il suo stipendio, che pur non essendo quello di Ahumada incide ugualmente troppo sulle casse del Club. Divenuto nelle ultime stagioni un punto di riferimento per il gruppo, il laterale destro ha dimostrato ragionevolezza preferendo soffermarsi sull’intera campagna deficitaria della squadra piuttosto che sulla singola sconfitta nell’ultima giornata e ha poi voluto elogiare i tifosi, rammaricandosi perché “ci hanno appoggiati in ogni occasione ma non siamo stati capaci di ripagarli”.

In un’intervista con TyC Sports, Ariel Ortega, tornato a giocare in allenamento, ha parlato della situazione generale del River. La sua prima dichiarazione è stata: “Spero che sia l’ultima volta che torno e di poter terminare qui la mia carriera. Ho sempre sentito un’emozione particolare quando mi si prospettava di rientrare e adesso che ho trentacinque anni mi resta sempre meno tempo per giocare”. A proposito della coppia che formerà con Gallardo, cui fra l’altro è andata la maglia numero 10 durante l’assenza del Burrito, ha detto di averlo trovato bene, mentre a Gorosito riconosce innanzitutto la capacità di rapportarsi benissimo col gruppo e il gusto per il bel gioco. Non ha voluto commentare il mercato e nemmeno fare un cenno alle elezioni di fine anno, chiarendo che per lui vestire la maglia della Banda è la priorità assoluta. Sul futuro del Club, se vogliamo proprio leggere nelle sue parole un’opinione a tale riguardo, ha solo detto che Francescoli, recentemente incontrato in Cile in occasione della partita di addio al calcio di Salas, ama il River e farà tantissimo per la Società.