La vicenda legata alla sospensione dei campionati si è finalmente risolta con un nuovo accordo tra l’AFA, i Club, il Governo e la televisione pubblica, nuovo gestore del pacchetto-calcio. Niente a che vedere con l’estinzione dei debiti che i Club hanno coi giocatori, se non in seconda battuta, bensì piuttosto con gl’introiti enormemente aumentati per la Federazione e gli stessi Club, che poi decideranno come utilizzarli. Fatto sta che l’attività ufficiale riprende e la gente vedrà le partite gratuitamente, anche se non è per favorire questa che si è cambiato partner televisivo.
Soltanto in settimana quindi si avrà conferma dei tempi e modi inerenti l’esordio del River nell’Apertura 2009, che avverrà comunque il prossimo week-end. Differentemente da quanto inizialmente programmato, il primo impegno ufficiale della nuova stagione sarà dunque di carattere internazionale, il 19 agosto, cioè alle 2.15 italiane della notte fra questo mercoledì e giovedì, in casa contro il Lanus, per la Coppa Sudamericana. A tal proposito, ci sono già indiscrezioni secondo cui lo schieramento di partenza dovrebbe prevedere Vega, Ferrari, Cabral, Coronel, Villagra, Ahumada, Barrado, Buonanotte, Ortega, Gallardo e Fabbiani. Da non dimenticare, infine, che il River è atteso anche da un altro appuntamento internazionale in questo inizio stagione: il Superclasico programmato in Bolivia nel primo fine settimana di settembre.
Ma veniamo alla cronaca. Alla ripresa degli allenamenti c’era stata apprensione per lo stato di salute della coppia dei sogni Gallardo-Ortega. Il neo-capitano, operatosi di pubalgia nei mesi scorsi, aveva sofferto una contrattura in terra canadese, mentre il secondo aveva patito un risentimento muscolare. Rientrata l’emergenza, giovedì mattina la squadra è tornata a giocare. Al Monumental, a porte chiuse, i titolari hanno perso 1-0 la propria amichevole con l’Almirante Brown, formazione della Primera B, mentre i sostituti hanno poi vinto per 2-0. Intendiamoci, gl’incontri sono stati nient’altro che un allenamento camuffato: giusto un’oretta di calcio in cui si sono passate il testimone due formazioni ben distinte i cui rappresentanti presto potrebbero mischiarsi, la prima guidata da Ortega, la seconda da Gallardo, che non hanno quindi unito le forze. Fatto sta che i titolari, privi dell’infortunato Fabbiani, non sono mai stati contundenti in attacco e hanno subito il gol a causa dell’ennesima svista di Cabral; a poco, purtroppo, sono serviti i tiri di Buonanotte e Abelairas. Le riserve hanno invece beneficiato degli spunti vincenti di Augusto e Archubi. Di seguito le due formazioni schierate da Gorosito
Titolari: Daniel Vega; Paulo Ferrari, Gustavo Cabral, Maximiliano Coronel e Cristian Villagra; Diego Barrado, Oscar Ahumada e Matías Abelairas; Diego Buonanotte e Ariel Ortega; Gustavo Bou.
Sostituti: Leandro Chichizola; Martín Galmarini, Nicolás Sánchez, Javier Cohene Mereles e Lucas Orban; Augusto Fernández, Mateo Musacchio, Rodrigo Archubi; Marcelo Gallardo e Mauro Díaz; Andrés Ríos.
Una prima considerazione che si può fare in base a questi schieramenti e più in generale riguardo la stagione a venire è che in attacco, con la scelta dei soli Bou da una parte e Rios dall’altra, ora che Falcao non c’è più non sembrano esistere alternative di peso all’Ogro. Lo stesso ‘tortuga’ Fernandez, che nel corso della preparazione al Clausura aveva fatto bene, pare essere stato accantonato. Se le cose stanno così, si rischia di rendere vana ogni invenzione che verrà da Gallardo, Ortega e forse anche Buonanotte, a patto che torni a essere quello di un tempo. La faccenda non migliora con riguardo a tutti i giovani, fra i quali il solo Coronel ha trovato spazio fra i titolari contro l’Almirante Brown, mentre altri hanno sì giocato, ma fra i sostituti, oppure non sono nemmeno stati presi in considerazione dovendo evidentemente lasciare il passo davanti ai vari Villagra, Cabral, Abelairas e Galmarini, della cui affidabilità, non ce ne vogliano, ci siamo fatti un’idea molto precisa durante gli ultimi mesi. E’ vero che non si possono escludere vincoli amministrativi: anche solo poche partite ufficiali giocate fra titolari obbligano i Club a pagare uno stipendio da professionista a chi le disputa e a Núñez sembrano più propensi a mantenere lo stipendio ad Ahumada che a mettere a libro paga altri calcaitori, ma almeno in fase di preparazione Gorosito potrebbe provare a far fare più esperienza con la prima squadra a chi un giorno potrebbe essere in grado di levare le castagne dal fuoco a un River malinconicamente in declino. E se anche fosse in cambio di un pugno di dollari, insomma, che lo facessero! In fondo è tutta gente che nel frattempo continua ad avere motivazioni, anche se trovandole altrove: le reti di Lamela, Gil e il ‘tortuga’ Fernandez hanno permesso alla Reserva guidata da Zapata di battere il Colegiales.
Magagne interne a parte, resta sempre il mercato a rischiare di far tracollare il River di questi tempi. Con la Dirigenza impegnata un’altra volta a far fare le nozze coi fichi secchi a Gorosito, squadra e tifosi, si è costretti a definire il ritorno di Ortega, la guarigione di Ojeda, il recupero di Gallardo e la permanenza di Buonanotte, per esempio, circostanze al tempo stesso felici e insufficienti, con lo sgradevole rischio di sminuire l’importanza della presenza di questi giocatori di fronte alla sterilità del mercato. Mi raccomando, sia benedetta la forza dei campioni che vestono la banda rossa, ma guardiamo anche al resto.
Per il cuore della difesa, dopo l’inevitabile addio del povero Gerlo e l’ambizione di Lugano sfumata un’altra volta, con l’uruguagio che è stato vicino anche alla Lazio, è arrivato in prova dal Portogallo il ventiduenne paraguagio Javier Cohene Mereles. Questa settimana e per cinque giorni gli si affiancherà il cileno Nicolas Larrondo, ventunenne nazionale giovanile, svincolatosi dalla Universidad de Chile: questa prova servirà anche a stabilire se si è ripreso dall’infortunio ai legamenti del ginocchio sinistro che lo aveva tenuto fermo per vari mesi, fino allo scorso aprile. In queste ore, invece, sta per firmare un contratto che lo legherà alla Banda in prestito con la formula del prestito il centrocampista centrale paraguagio Miguel Angel Paniagua, di ventidue anni, provenienza Guaranì.Per il resto, il DT deve aver capito di poter fare solo buon viso a cattiva sorte, e lo si evince dall’improvvisa reincorporazione del giovane attaccante Andres Rios, purgato nel corso della stagione e adesso riconsiderato perché chiaramente non arriveranno altre punte, è evidente. D’altra parte, basta mettere insieme alcune fra le sue recenti dichiarazioni, secondo cui sono “obbligati a vincere qualcosa”, ma “nessuno mi aveva detto che non ci sarebbero stati rinforzi”, anche se ”i dirigenti mi hanno assicurato che stanno facendo il possibile per darmi ciò che avevo chiesto” per avere il quadro della situazione: una replica di quello dello scorso semestre.