Un altro campionato volge al termine e si torna a parlare di rinforzi.
L’ultima campagna acquisti della gestione Aguilar era stata frustrante. A prescindere dalla qualità delle incorporazioni realizzate, si era basata sul risparmio a tutti i costi ma soprattutto aveva offerto a chi avversa il River infiniti spunti di ilarità e a chi il River lo ama invece motivo di vergogna: una girandola improbabile e a tratti romantica di nomi di calciatori dall’età improponibile o dagli stipendi milionari aveva accostato alla Banda, fra i tanti, Davids, Almeyda, Lugano, Crespo, D’Alessandro, Maxi Lopez e Aimar. In più, a Gorosito era stata negata una serie di giocatori che aveva già allenato e che aveva tutto il diritto e l’interesse di inserire in un gruppo a cui dare la propria identità e che potesse offrire reali garanzie sotto la sua diretta responsabilità. Andata la campagna acquisti com’è andata, invece, già settimane addietro si sono dovuti fare i conti con la parziale affidabilità, per esempio, di Gallardo e Fabbiani, che certamente è momentanea e in parte giustificabile ma benché per ragioni diverse ha chiaramente compromesso il semestre più importante dell’anno solare; senza parlare dell’irrisolto problema legato alla difesa, reparto critico a cui non sono state praticamente apportate modifiche rispetto all’Apertura e che a breve non potrà più contare su Barbosa, che rientrerà all’Estudiantes.
Ebbene, adesso oltre che di Ortega che ha finalmente concluso il periodo di prestito all’Independiente Rivadavia, si torna a parlare di Aimar e Saviola, ma anche di Solari, Ayala, Yepes e D’Alessandro, che sarebbero tutti cavalli di ritorno.
Se Aimar si sta svincolando dal Benefica e Saviola dal Real Madrid, Solari potrebbe essere prelevato dal San Lorenzo dato che Simeone vorrebbe realizzare uno scambio con Abelairas, che oltretutto al River non sembra riuscire a inserirsi. I due centrali Yepes e Ayala, la cui esperienza nel cuore della difesa farebbe comodo anche solo per affiancare e istruire nuovi talenti, si dice vogliano terminare la carriera in Argentina e a maggior ragione nel Club in cui avevano già trionfato. D’Alessandro, poi, darebbe nuova energia all’attacco.
Detta così, il futuro sembra sorridere a Núñez. Peccato, però, che nessuno dei giocatori citati, da qualsiasi situazione provenga, cioè titolare o meno del cartellino che sia e più o meno costoso ne risulti l’acquisto, sia intenzionato ad accettare uno stipendio basso. E con il contratto stellare di cui continua a godere Ahumada, che da solo pesa quanto un macigno sulle finanze del Club, dopo soli pochi mesi dall’ultimo, striminzito mercato, non ci è dato capire come Ortega a parte anche solo uno di questi giocatori possa indossare a breve la maglia del River.
Speriamo poi che non si faccia anche il nome di Abreu, che fallita la promozione in Spagna potrebbe avere il coraggio di puntare a un rientro…