Si è spento nei giorni corsi all’età di novant’anni Juan Carlos Muñoz, l’ultimo sopravvissuto della famosissima e temutissima linea d’attacco degli Anni Quaranta conosciuta come La Máquina.

Insieme a Moreno, Pedernera, Labruna e Loustau, Muñoz ha fatto dell’attacco di quel River in cui giocava sulla fascia destra uno dei più fantastici di sempre nel panorama del calcio mondiale. Nel corso di undici stagioni trascorse con la Banda, la prima delle quali fu quella del 1939 quando arrivò a costo zero dal Dock Sud su richiesta di Peucelle e Cesarini, ha ottenuto quattro titoli e segnato 39 reti.

Persona di grande decoro, sorprendeva che si recasse agli allenamenti coi mezzi pubblici nonostante potesse permettersi spostamenti ben più agevoli. Anche a questo deve aver pensato Amadeo Carrizo allorché ha voluto ricordare come questo suo compagno di squadra fosse “una grande persona, sensibile e molto amata da tutti.” In ragione di questo, oltre che della sua grandezza sul campo, è davvero con orgoglio che si è provveduto a realizzare un murale che proprio da questa settimana accoglierà tutti i visitatori del Museo River, il luogo da cui a detta di molti sarebbe il caso che traesse ispirazione chiunque si incaricherà della conduzione del Club nei prossimi anni al pari di chi del River desidera respirare e rivivere l’atmosfera che l’ha reso tanto grande in attesa di torni a palesarsi nel mondo reale.