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Una difesa indifendibile

la crisi dei difensori del river plate sanchez e cabral

aciprandi

Il principale problema del River è rappresentato dalla difesa.

Fra campionato e coppa, in 18 partite ha subito la bellezza di 25 gol. Nel Clausura, in 12 partite ne ha concessi ben 16 e in due sole occasioni la rete è rimasta inviolata; in Coppa, nelle 6 misere partite su cui basare tutte le statistiche di questa edizione, è vero che non ha subito gol la metà delle volte che ha giocato, ma nei restanti 3 incontri ne ha concessi addirittura 9.

Mentre sulla fascia destra, con Ferrari, ha trovato continuità e una certa qualità, sulla sinistra Villagra è troppo altalenante, fra i pali si sono avvicendati tre portieri e al centro nessuno ha mai nemmeno sfiorato una forma degna se non del River almeno di un qualsiasi Club di Primera.

In porta, dopo Ojeda e Barbosa, ‘el indio’ Vega sta facendo bene. E’ proprio l’eroica prestazione che ha dovuto offrire contro il Newell’s, però, a indicare per l’ennesima volta nel corso dell’anno che i difensori centrali non sono in grado di porre freno alle incursioni avversarie, peggio ancora se si trovano a dover scalare per coprire le avanzate dei compagni che giocano esterni. A Rosario, però, con lo spettacolo raccapricciante di Cabral e Sanchez che si scaricavano vicendevolmente addosso la palla al limite dell’area, nello spazio di pochi metri, senza sapere che farsene e rischiando di vedersela portar via, si è toccato il fondo.

Quando il centrocampo non è in grado di mantenere la palla ed è conseguentemente costretto a correre dietro agli avversari, risultando oltretutto incapace in fase offensiva di servire le punte, si pretende che almeno la difesa sia solida. Se così fosse, probabilmente in mezzo al campo si ritroverebbe serenità e più tempo per organizzarsi. Purtroppo, invece, non è così.

La gente chiede a gran voce Gerlo che comunque non basterebbe. A parte lui, comunque, con i sostituti di poco peso che si sono visti in alcune occasioni, è forse giunta l’ora di gettare nella mischia due giovani come Mateo Mussachio e Lucas Orban, che nel loro piccolo sono stati sul punto di passare al Real Madrid il primo e di essere già stato designato come unica vera alternativa a Villagra il secondo.

Gorosito, allenatore giudizioso e abile a gestire questa situazione di disagio generale, sostiene che di tempo per recuperare punti ce ne sia, ma con quello che si è visto fino ad ora è impensabile perderne altro riproponendo chi ha già fallito più volte. Certe prestazioni sono state oggettivamente pessime quindi incaponirsi per troppa prudenza su chi sta giocando adesso sperando che migliori improvvisamente sarebbe sì impopolare ma soprattutto un rischio garantito.

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