Era da molto tempo che il River non giocava con tanta convinzione.
Fin dal primo momento, tutti hanno corso, si sono impegnati e il gruppo è parso unito, consapevole. Nonostante in campo ci fossero gli stessi uomini dello scorso semestre, qualcosa è cambiato e pur senza toccare i picchi storici si è intravisto qualcosa che somiglia al gioco tipico del River, quello bello.
In particolare, a centrocampo Augusto e Abelairas si sono mossi bene, dietro le punte Buonanotte ha ripreso a giocare come sa e sia Rosales che Falcao hanno svariato su tutto il fronte d’attacco. La difesa, poi, è stata ben guidata da Nico Sanchez.
Il River ha tenuto palla costantemente per tutto il primo tempo, giungendo poco al tiro ma senza mai mollare, e una giocata sulla fascia dell’Enano proprio allo scadere è stata importante quanto esemplificativa della piega presa dalla partita fin dalle prime battute: il nostro giocatore ha fatto per liberarsi dalla marcatura con la leggerezza mostrata tutto il tempo e Aguilar ha potuto solo entrare duro per provare ad arginarlo, ma senza successo e anzi facendosi espellere.
Nella ripresa, dalla continua pressione scaturiva un calcio d’angolo su cui si avventava di testa Cabral, non marcato, per il meritato vantaggio. Passavano pochi minuti e Augusto lanciava in profondità Rosales, che sul filo del fuorigioco centrava rasoterra per Falcao ed era il 2-0. Il River rimaneva padrone assoluto del campo e giocava in scioltezza trovando continuamente spazi grazie al movimento generale, con Ferrari e Villagra a scendere sulle fasce e in particolare Abelairas e Buonanotte al centro di ogni azione.
Ma qualcosa stava per cambiare. Gorosito era costretto a togliere dal campo Rosales, infortunatosi in occasione dell’assist a Falcao, sostituendolo col giovane Villalba. Dall’improvvisa perdita di mobilità in attacco derivava un improvviso avanzamento del Colon, incapace di costruire a causa della presenza su tutto il campo dei giocatori della Banda ma obiettivamente bravo a trarre il meglio da questa condizione, e così un tiro dalla distanza di Capurro superava Ojeda e i santafesini accorciavano le distanze. Nei minuti seguenti Robert Flores entrava per Buonanotte, meritatosi l’ovazione, ma ancora una volta un cambio generava se non altro disequilibrio e così, dopo un pasticcio in area del Colon per cui Falcao non riusciva incredibilmente ad andare al tiro per chiudere la partita, gli ospiti colpivano nuovamente da lontano e il missile di Prediger da più di trenta metri sorprendeva Ojeda quando l’arbitro aveva già in mano il fischietto.



