La squadra ha già iniziato la preparazione e la situazione del mercato resta assolutamente incerta.
Raggiunto in Uruguay da La Pagina Millonaria, il dirigente Rodolfo Cuiña ha offerto il quadro più realistico della cosa.
Su Cristian Fabbiani, che non ha partecipato al primo allenamento del Newell’s, ha ribadito che il suo arrivo dipende dal fallimento del suo accordo con la società di Rosario, che a sua volta gira intorno al pagamento degli arretrati dovutigli. L’entourage di Shrek, è vero, rimane perplesso di fronte all’apparente inconcludenza della dirigenza del Newell’s ma al momento non si può fare altro che restare alla finestra.
Imbarazzante la vicenda di Mendoza, che sembrava essere stato liberato dall’Atletico Nacional di Medellin e che invece non è ancora arrivato dato che il Club colombiano mira a venderlo cedendolo in forma definitiva piuttosto che a darlo in prestito per un anno, e a Nùñez non vogliono andare oltre questo.
Potrebbero invece esserci novità sul fronte Buonanotte, la cui cessione potrebbe permettere al River di monetizzare. E’ girata voce di un’offerta di 15 milioni di dollari dal Qatar ma sempre Cuiña puntualizza che non c’è stato alcun contatto formale.
Dal canto nostro, aggiungiamo solo le recenti dichiarazioni di tre importanti giocatori del presente e del passato (ma, perché no, forse anche del prossimo futuro) del River.
Mentre Sebastian Abreu ha avuto parole di grande apprezzamento sia sul piano professionale che umano per il partente capitano, Tuzzio, Gerlo, che rimane, e Santana, in Germania, hanno detto benissimo di Gorosito.
Jonathan Santana, che non sta trovando spazio nel Wolfsburg di Barzagli e Zaccardo, è già stato allenato da Pipo sia al Nueva Chicago che al San Lorenzo, e di quelle esperienze ricorda lo stesso atteggiamento positivo che Gerlo ha riscontrato fin dai primi momenti passati col nuovo DT del River. Santana ha indirettamente rassicurato l’attuale gruppo millonario ricordando il grande lavoro e la grande attitudine di tutto lo staff di Gorosito, concludendo poi con la confessione di una nemmeno troppo velata speranza di tornare a Nùñez quanto prima.
