Tre urli nel cuore della notte di Mar del Plata hanno accompagnato la tanto sospirata esplosione del talento millonario, e proprio ai danni del rivale più classico, superclasico appunto: il Boca.
Con una formazione cha ha girato intorno a un gigantesco Almeyda, imbottita di giovani e impreziosita da due dei tre nuovi arrivi, Diaz in difesa e Rojas a centrocampo, la Banda ha letteralmente annichilito l’avversario, che già poco reattivo nel gioco ha patito la pessima serata del proprio portiere, le cui indecisioni non sono state perdonate dagli avanti millonarios.
In una partita giocata alla grande da tutti, anche in difesa, l’apertura delle marcature è spettata proprio al paraguagio Rojas, alla seconda apparizione col River e all’esordio assoluto in un Superclasico, che dopo pochi minuti ha infilato Abbondanzieri con un sinistro angolato scoccato da fuori area.
Una combinazione Funes Mori-Villalva avrebbe potuto portare al raddoppio, ma il portiere avversario in un momento di rara lucidità in questa serata costiera ha negato la gioia ai ragazzini. Momentaneamente, però. Sì, perché dopo il pareggio di Palermo, giunto alla mez’ora come un fulmine a ciel sereno, il River è tornato a comandare il gioco e nella ripresa ha messo il sigillo sulla partita.
Già nei primi venti munuti del secondo tempo, infatti, Funes Mori e Villalva in rapida successione hanno regalato altre due gioie ad Astrada, a un sorridente e compiaciuto Passarella in tribuna e a tutti i tifosi, oltre che chiaramente a se stessi, come giusto. Il primo ha approfittato di una respinta corta di Abbondanzieri per riprendere di testa una sua stessa incornata, mentre il secondo si è inventato una discesa dalla trequarti direttamente fino al cuore dell’area, da dove ha battuto l’estremo xeneize con un micidiale rasoterra.
Stiamo parlando di una grande conclusione, quest’ultima, ed è il caso di ricordare che a realizzarla è stato un ragazzo di soli 17 anni e meno di un 1 metro e 60 di altezza, che già da metà dello scorso semestre ha dato prova di essere una delle armi più letali a disposizione del River, capace di trovare una facile intesa anche con un campione raffinato e inventivo come Ortega.
“Al momento non mi rendo conto di come ho giocato,” avrebbe dichiarato lo stesso Villalva nel dopopartita, “ho solo provato a fare il meglio per la squadra”. La vittoria, poi, l’ha dedicata a tutti i giovani del River rimasti a Benavidez, sede della squadra durante il precampionato, sottolineando di non sentirsi per niente titolare. Nonostante quel che sa fare e ha fatto un’altra volta, aggiungiamo noi…
Per le statistiche dell’incontro vi rimando a http://www.riverplate.com/news/5134-sinteiss-river-3-boca-1-mar-del-plata-2010.html
