Vega è fedele alla causa. Il terzo portiere chiamato a difendere i pali del River in quest’altra stagione difficilissima, dice che la squadra deve dimostrare quel che vale, “per quello che significa questa maglia”.
‘El indio’ è tifoso della Banda ed è stato forse il migliore sabato scorso a Parque Patricios, perché con la difesa che ha il River in questo momento senza le sue parate la sconfitta avrebbe potuto essere addirittura storica nel punteggio. Daniel parla del gruppo espiega che “quando ci colpiscono ci arrendiamo, il primo tempo non doveva finire 0-1, non abbiamo giocato male, e le cose sarebbero potute andare diversamente nella ripresa ma abbiamo preso quel gol e come sempre non siamo riusciti a rimediare”.
Il portiere ha commentato anche l’espulsione di Villagra: “Siamo rimasti come storditi, non abbiamo capito come impostare diversamente la partita, ci siamo gettati all’attacco e chiaramente non era quello che si doveva fare, semmai avremmo dovuto aspettare l’Huracan e colpirlo in contropiede”.
Al River non restano più speranze di reinserirsi nella lotta per il titolo, e a tal proposito Vega ha aggiunto che “l’unica cosa rimasta da fare è tentare di ottenere punti e mettercela tutta in ogni partita per dimostrare la nostra personalità in questa situazione”. Ha poi concluso: “Dobbiamo anche pensare a cosa succederà a giugno dato che ci stiamo giocando il posto, e io ce la metterò tutta”.