La volata finale all’inseguimento di un titolo impossibile inizia con una nettissima affermazione sui rivali di Avellaneda. Una prestazione finalmente convincente se non altro in fase offensiva, con un Barrado e un Buonanotte ispiratissimi e un Falcao sempre concreto, ha caratterizzato un incontro in cui non sono mancate emozioni, compresi un rigore sbagliato dal Tigre e uno parato da Vega, oltre auna traversa di Montenegro, quando però il risultato era già al sicuro.
Sfortunatamente hanno vinto anche Lanus, Velez e Huracan: la vetta rimane ancora molto distante e i contendenti sono troppi.
River Plate (4-2-2-2): Mario Daniel Vega; Martín Galmarini, Nicolás Sánchez, Danilo Gerlo e Lucas Orban: Diego Barrado e Oscar Ahumada (capitano); Diego Buonanotte e Mauro Díaz; Radamel Falcao García e Cristian Fabbiani. DT: Néstor Gorosito.
A disposizione: Juan Marcelo Ojeda, Nicolás Domingo, Gustavo Cabral, Rodrigo Archubi, Damian Lizio, Gustavo Bou e Roberto Pereyra.
Independiente (4-4-2): Walter Fabián Assmann; Diego Gavilán, Leandro Gioda, Eduardo Tuzzio e Guillermo Rodríguez; Leonel Ríos, Gastón Machín, Lucas Pusineri e Federico Mancuello; Daniel Montenegro (capitano) e Diego Churín. DT: Américo Rubén Gallego.
A disposizione: Adrián Gabbarini, Mariano Viola, Víctor Ismael Sosa, Leonel Núñez, Fernando Godoy, Federico Higuaín e Darío Gandín.
Gol: PT, al 29’ Diego Barrado e al 37’ Radamel Falcao García.
Cambi: ST, al rientro in campo Leonel Núñez e Fernando Godoy per Diego Churín e Gastón Machín (I), al 6’ Gustavo Cabral per Martín Galmarini (RP), al 18’ Federico Higuaín per Lucas Pusineri (I), al 38’ Damián Lizio per Cristian Fabbiani (RP) e al 43’ Gustavo Bou per Diego Buonanotte (RP).
Ammoniti: PT, al 19’ Eduardo Tuzzio (I), al 22’ Danilo Gerlo (RP) e al 39’ Gastón Machín (I). al 13’ Walter Fabián Assmann (I), al 14’ Fernando Godoy (I), al 22’ Cristian Fabbiani (RP) e al 24’ Leonel Ríos (I).
Stadio: Antonio Vespucio Liberti, il Monumental
Spettatori: 45.000 circa.
Arbitro: Carlos Maglio.
Assistenti: Ariel Bustos e Alejo Castany.
Quarto uomo: Rodrigo Grondona.