Buonanotte è fuori pericolo e questa è l’unica novità che aspettavamo in questi giorni.
I tempi di recupero dalla lesione a un polmone non sono ancora quantificabili, ma dovendosi considerare anche i postumi psicologici a un incidente in cui disgraziatamente hanno trovato la morte tre suoi amici d’infanzia è ipotizzabile che non rivedremo Diego in campo prima della prossima estate. E dato che fatalmente le esigenze pratiche s’intrecciano alle vicende umane, i dirigenti del River si stanno muovendo sul mercato anche in ragione dell’attuale assetto dell’attacco, di cui il capocannoniere dell’ultimo torneo non può ancora tornare a far parte.
Con l’allontanamento di Fabbiani e la necessità di dar peso a una prima linea giovane, troppo giovane per restare così, Passarella chiederà ufficialmente all’AFA la possibilità di sostituire Buonanotte come consente il Regolamento della Lega nel caso in cui un giocatore s’infortuni al punto da dover necessariamente restare lontano dai campi per almeno quattro mesi, e i candidati sono due.
Il primo è Jackson Martinez dell’Independiente Medellin, che era sul punto di trasferirsi in Corea quando sembra che si siano intromessi da Núñez. Il dubbio è d’obbligo in quanto nel giro di pochi giorni si è passati da un’offerta piuttosto concreta di 2,7 milioni di dollari per il 50% del cartellino dell’attaccante di colore a una brusca frenata, come testimoniano le dichiarazioni sia della Dirigenza colombiana che del Vicepresidente millonario, Daniel Bravo.
Quest’improvvisa esitazione potrebbe dipendere dal secondo nome che sta girando per i corridoi del Monumental, quello di Claudio Bieler della Liga de Quito. Quest’ultimo si era detto entusiasta all’idea di vestire la casacca del River quando, complice l’inserimento nella trattativa del Racing, ha puntualizzato poco elegantemente ma di certo con la necessaria prudenza di voler confrontare le offerte economiche, per poi tornare almeno apparentemente a privilegiare il prestigio della Banda qualsiasi stipendio gli venisse offerto dal Club di Avellaneda.
Come sempre, staremo a vedere.
