Il tecnico non è rimasto per niente soddisfatto delle prestazione del suo River e ha ammesso che nel finale avrebbe anche potuto perdere. Pipo sa che entrambi gli incontri che restano devono essere vinti, altrimenti la classificazione agli ottavi sfumerà.
La Banda ha perso due punti, portandone a casa uno per grazia ricevuta e questo ha contrariato Gorosito. Il DT non ha fatto mistero di quanto sia diventato difficile passare il turno: “Non c’è dubbio che per classificarci dobbiamo vincere le due partite che restano, in Paraguay e poi in casa con un largo vantaggio (di gol, ndr). La speranza rimane.”
Si è soffermato su quanto successo contro il Nacional: “Nel primo tempo abbiamo avuto il controllo del gioco ma senza troppe idee. In un’unica occasione siamo andati vicino al gol tre o quattro volte ma non ci siamo riusciti. Anche il secondo tempo è andato così, perché all’inizio abbiamo giocato abbastanza beneanche sesenza idee, e poi però siamo andati nel pallone. Nel finale sono stati loro a poter segnare”, ha riconosciuto.
A suo giudizio il problema principale è stato non manovrare con sufficiente tranquillità e avanzare in modo confuso, per “il bisogno disperato di fare un gol”. E’ stato duro a riguardo: “Abbiamo avuto troppa fretta per tutta la partita: la palla era in mano a Barbosa e pretendevamo di poter già segnare. Il volume di gioco è stato poco.”
La Pagina Millonaria gli ha chiesto un commento ai fischi e agli insulti venuti dagli spalti e lui ha parlato a nome di tutto il gruppo. “Nessuno è più affranto di noi e dei giocatori. Soprattutto perché è la nostra vita. Fin qui non siamo stati capaci di fare il necessario ma speriamo di riprenderci già contro il Gimnasia, vincendo, perché in campionato siamo messi bene.”